(ANSA) - PALERMO, 05 AGO - Leonardo Badalamenti, uno dei due
figli del boss Tano arrestato dalla Dia su ordine dell'autorità
giudiziaria brasiliana, in questi giorni era stato denunciato
dai carabinieri per essersi nuovamente impossessato di un
casolare in contrada Uliveto a Cinisi, che gli era stato
sequestrato. Il figlio del boss aveva infatti ottenuto dai
giudici della corte di assise la restituzione del bene, finito
per errore nel decreto di confisca. Senza attendere la notifica
del provvedimento Badalamenti Jr ha rotto il catenaccio per
tornare nuovamente in possesso dell'immobile, ne è nato uno
scontro violentissimo con il sindaco di Cinisi Giangiacomo
Palazzolo, tanto che sono intervenuti i carabinieri che lo hanno
fatto sloggiare e lo hanno denunciato. La querelle era stata
innescata dopo che il figlio del boss aveva presentato il 23
luglio scorso un'istanza al Comune, intimando al sindaco di
sgomberare il casolare. Solo che il provvedimento di revoca
della confisca è stato notificato a Badalamenti dai carabinieri
di Castellammare del Golfo (città dove ormai vive), ma non
ancora al sindaco di Cinisi. Da qui lo scontro tra i due e la
denuncia che i carabinieri hanno presentato contro Badalamenti,
sembrerebbe per esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Pure
il sindaco Palazzolo ha presentato denuncia. "Il signor
Badalamenti - ha detto - ha attuato un comportamento grave e
inaccettabile. Non siamo disposti a tollerare simili
atteggiamenti da nessuno figuriamoci dal figlio di un boss.
Rivendico la scelta di averlo allontanato dopo che si era già
introdotto nell'immobile. Riteniamo che, a prescindere dal
contenzioso, il signor Badalamenti non riavrà mai il suo bene
perché esiste una legge che ci consente di trattenerlo al
patrimonio di Cinisi e dei suoi cittadini. Una legge chiara che
intendiamo applicare. Il casolare non è casa sua, ma dei ragazzi
della nostra comunità. Anzi, sin d'ora mi adopererò affinché
alcuni spazi siano assegnati a Casa Memoria (la casa natale di
Peppino Impastato)".
Mafia: scontro tra figlio boss Badalamenti e sindaco Cinisi
Polemica su un casolare sequestrato di cui si era rimpossessato