(ANSA) - CATANIA, 04 AGO - I giovani esemplari di
Trachipterus trachypterus, comunemente noto come 'Pesce Nastro',
riuscirebbero a sopravvivere grazie al mimetismo batesiano: per
aumentare la sua possibilità di sopravvivenza imiterebbe le
meduse, tenendo a bada i potenziali predatori. Lo afferma uno
studio dal titolo "Relative Influence of Environmental Factors
on Biodiversity and Behavioural Traits of a Rare Mesopelagic
Fish, Trachipterus trachypterus (Gmelin, 1789), in a Continental
Shelf Front of the Mediterranean Sea - pubblicato nello Special
Issue "Coastal Fish Research" del "Journal of Marine Science and
Engineering", gruppo MDPI, tra i cui autori vi è anche c'è anche
un ittiologo e assegnista di ricerca del dipartimento di Scienze
biologiche, geologiche e ambientali dell'Università di Catania,
Francesco Tiralongo.
"Si tratta della prima volta- spiega il ricercatore etneo - che
viene osservato nel dettaglio e in ambiente il comportamento dei
giovanili di questa specie mesopelagica considerata rara. Siamo
riusciti a ipotizzare la presenza nei giovanili di questa specie
di mimetismo batesiano. In altre parole, il piccolo pesce, per
aumentare la sua possibilità di sopravvivenza imita le meduse,
tenendo a bada i potenziali predatori".
Il team di ricerca supervisionato da Tiralongo e composto da
altri ricercatori italiani e stranieri, porta alla luce nuove
osservazioni di rilevanza ecologica relative all'area di studio,
che è rappresentata da una zona di upwelling, ovvero di risalita
di acque profonde ricche di nutrienti, lungo la costa dell'isola
di Ponza nel Mar Tirreno. "Dallo studio - aggiunge Tiralongo -
emerge che la direzione delle correnti e le fasi lunari possono
influenzare in maniera rilevante la biodiversità marina sia in
termini di abbondanza, sia di comportamenti". (ANSA).
Giovane Pesce Nastro sopravvive imitando la medusa
Studio pubblicato, tra ricercatori anche ittiologo catanese