(ANSA) - PALERMO, 10 LUG - Tre cani sono stati avvelenati,
nelle ultime 24 ore, a Sciacca dove all'appello mancano diversi
randagi. "Si teme che gli animali siano stati seppelliti per
cancellare ogni prova del gesto criminoso" scrivono Rinaldo
Sidoli, portavoce di Alleanza popolare ecologista (Ape) e Ilaria
Fagotto, presidente della Lega Antispecista Italiana (Lai).
"Troviamo inaccettabile - spiegano - che a due anni dal massacro
dei cani vaganti, l'amministrazione comunale non abbia
provveduto alla vigilanza, controllo ed attuazione della legge
15/2000, nonché delle specifiche norme di tutela del benessere
degli animali. In sette mesi meno di dieci cani randagi
sarebbero stati sterilizzati. È normale che ci sia una
prolificazione incontrollata nel territorio. Il Comune deve
procedere con urgenza con la soluzione dell'accalappiamento per
metterli in condizione alla sterilizzazione da parte dell'Asp".
(ANSA).
Avvelenati tre cani randagi e altri scomparsi a Sciacca
Animalisti, inaccettabile