Sicilia

>ANSA-FOCUS/Il teatro dei pupi tra 'vittime' del coronavirus

Grido d'allarme pupari siciliani, tradizione rischia scomparire

Redazione Ansa

Una delle vittime del coronavirus potrebbe essere il teatro dei pupi. Un patrimonio immenso, un'eredità immateriale, quella tramandata di generazione in generazione, a dispetto dei secoli, ma anche materiale - fatta di copioni, scene, fondali - che rischia di sparire per sempre. E con essa, anche una parte importante dell'identità siciliana. A lanciare il grido d'allarme - e al contempo a presentare alle istituzioni proposte e interventi urgenti - è il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino promotore di una consultazione con le compagnie di opera dei pupi attive in Sicilia, aderenti alla Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.
    Alla consultazione hanno partecipato tutte le compagnie attive sul territorio siciliano aderenti alla Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell'opera dei pupi. Le proposte partono da un confronto con ben undici famiglie di pupari siciliani che stanno vivendo sulla propria pelle gli effetti immediati del lockdown che ha scandito gli ultimi mesi. Tra questi, la cancellazione degli spettacoli, l'impossibilità di una nuova programmazione e il mantenimento delle spese fisse da sostenere in assenza di flussi turistici e di scolaresche, fondamentali per la trasmissione del patrimonio dell'opera dei pupi alle nuove generazioni. Due le linee di intervento emerse dalla consultazione. Da un lato sono stati individuati progetti e attività innovative da avviare nell'immediato e mirati a trasmettere il patrimonio alle nuove generazioni. Tra questi, la creazione di prodotti culturali digitali e la collaborazione alle attività di catalogazione, schedatura e inventari dei patrimoni materiali custoditi da ogni compagnia (pupi, fondali, copioni) per una loro libera fruizione sul portale della rete in costruzione www.operadeipupi.it, della quale si farà carico il Museo Pasqualino. Dall'altro sono state identificate alcune misure eccezionali di salvaguardia da sottoporre agli enti locali a sostegno delle compagnie e del patrimonio da loro custodito, materiale e immateriale. "Come era già avvenuto per l'ultima grave crisi dell'opera dei pupi, negli anni Sessanta - spiega Rosario Perricone, presidente dell'Associazione e direttore del Museo - l'interruzione dell'attività teatrale e delle innumerevoli iniziative parallele potrebbe avere delle conseguenze irreparabili perché aumenta significativamente il rischio di interrompere il processo di trasmissione del patrimonio orale e immateriale di cui i pupari sono depositari, con un concreto rischio di estinzione di una pratica già in precedenza non adeguatamente salvaguardata. Speriamo che le istituzioni regionali e comunali recepiscano questi desiderata in modo da aiutare concretamente le compagnie di opera dei pupi siciliani". (ANSA).
   

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