Sicilia

Consiglio Stato boccia banca dati su Stretto Messina

Altro ko tecnico per De Luca che va avanti,'ministro si dimetta'

Redazione Ansa

   (di Ruggero Farkas) Il sindaco di Messina, che ama parlare col suo popolo a suon di dirette Facebook e tweet, dopo la denuncia per vilipendio della Repubblica, delle istituzioni costituzionali e delle Forze armate, incassa un altro ko tecnico dal Consiglio di Stato che ha espresso parere favorevole alla proposta del ministro dell'Interno per annullare la sua ordinanza sul Covid 19 che impone a "chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina" l'obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, nell'apposito sito web comunale. Una sorta di banca dati dei transiti che va comunicata anche ai sindaci dei comuni dove le persone si devono recare.

  Ma De Luca non demorde, e chiede le dimissioni di Luciana Lamorgese: "Non revoco l'ordinanza anche di fronte questa ulteriore intimidazione. Il ministro eviti di pensare altrimenti ucciderà tutti i sindaci". Il sindaco raccoglie centinaia di migliaia di visualizzazioni dei suoi video-tormentoni, e sentendosi forte con migliaia di like e di commenti che lo spronano ad andare avanti dichiara battaglia al governo: "I nostri controlli scientifici sugli ingressi continuano. Facciamo quello che non hanno fatto lo Stato e la Regione. L'ordinanza era stata anticipata al ministro il 30 marzo scorso. Ora dev'essere annullata da questa procedura, che sembra sia la prima volta che venga adottata in Italia, che costringerà in piena guerra contro il coronavirus il consiglio dei ministri a riunirsi e a deliberare. C'è un attentato alla democrazia da parte di un pezzo dello Stato".

  Continua a prendersela con i mancati controlli sulle persone, che possono provocare contagi, citando sempre i ragazzi della ormai famosa Renault 4, finita sui meme di milioni di cellulari in Europa, i quattro giocolieri di strada francesi e spagnoli che senza fissa dimora da Aci Trezza si sono spostati a Mazzarino, e attacca il ministro: "Lei non è stata eletta, non rappresenta la democrazia ma il frutto peggiore della burocrazia" e le chiede di non annullare l'ordinanza ma di estrometterlo dalla carica. Il consiglio di Stato però è chiaro: "In presenza di emergenze di carattere nazionale pur nel rispetto delle autonomie costituzionalmente tutelate, vi deve essere una gestione unitaria della crisi per evitare che interventi regionali o locali possano vanificare la strategia complessiva di gestione dell'emergenza, soprattutto in casi in cui non si tratta solo di erogare aiuti o effettuare interventi ma anche di limitare le libertà costituzionali". Al parere del Consiglio di Stato seguirà una deliberazione del Consiglio dei ministri che dovrà essere recepita con decreto del presidente della Repubblica. De Luca non si ferma e snocciola le cifre dei controlli di stamattina sullo Stretto: su 229 persone arrivate a Messina 24 (il 10,4%) non avevano l'autorizzazione preventiva. E mentre il sindaco dalla banchina del porto controlla gli effetti della sua ordinanza, due enormi capodogli nuotano a pelo d'acqua attraversando lo Stretto ripresi da un elicottero dei vigili del fuoco noncuranti di ciò che accade a poche centinaia di metri dalle loro pinne.
   

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