(ANSA) - PALERMO, 3 DIC - Dopo i "Sei personaggi" e "L'uomo
dal fiore in bocca", Gabriele Lavia chiude la sua personale
trilogia pirandelliana dirigendo e interpretando "I giganti
della montagna", dal 6 al 15 dicembre al Biondo di Palermo. Lo
spettacolo è coprodotto dal Teatro Biondo, dalla Fondazione
Teatro della Toscana e dallo Stabile di Torino.
Una compagnia di teatranti arriva alla villa del mago
Cotrone, che dice di essersi fatto "turco" per il "fallimento
della poesia, della cristianità". Ma chi è Cotrone? "Lo sanno
tutti, è lo stesso Pirandello - spiega Lavia - Ma è qualcosa di
più. È colui che vive rifugiato o emarginato nella propria
illusione che il teatro possa essere il luogo assoluto. Nel
nostro spettacolo tutta l'azione dovrebbe accadere dentro un
'teatro distrutto'. 'Pare vogliano costruirci qualcos'altro'.
Uno stadio? Un centro commerciale? Forse uffici? È qui che si
vorrebbe rappresentare 'I giganti della montagna'. Ma il finale
'non scritto' vorrei che fosse una certezza laica, che la poesia
non può morire".
'I giganti della montagna' al Biondo
Lavia chiude la sua personale trilogia pirandelliana