Sicilia

Turismo: dialogo area Med viaggia sulla Rotta dei Fenici

Firmata dichiarazione di Bari che coinvolgerà diversi Paesi

Un momento dell'incotnro di Bari

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 28 OTT - Una nuova strategia per il turismo culturale dei Paesi euro-Mediterranei parte dall'Italia, e precisamente da Puglia e Sicilia, e coinvolge Italia, Francia, Spagna, Grecia, Malta, Tunisia, Palestina, Croazia, Cipro, Libano: sono questi i luoghi da cui parte un sistema condiviso di promozione territoriale al fine di avviare una sorta di "umanesimo del turismo". Già avviato il dialogo con Portogallo, Albania e Slovenia per questi nuovi "turismi" che portano i visitatori dentro le case degli abitanti, a contatto con chi vive la quotidianità fatta di tradizioni e culture secolari.
    Questo uno dei punti cardine del XII Dialogo Euromediterraneo sulla Rotta dei Fenici che si è concluso a Bari dove esperti si sono dati appuntamento, in occasione dell'Assemblea annuale internazionale dell'Itinerario, per parlare di turismo. Un incontro che si è concluso con la firma di un documento programmatico - la Dichiarazione di Bari - che sono pronte a sottoscrivere le Regioni Sicilia e Puglia e a cui seguiranno le firme di altri Paesi come Libano, Cipro, ma anche Galizia, Melilla e tante altre realtà territoriali pronte a una nuova riflessione sulla promozione territoriale. Un esempio è stato l'esperimento del "walking tour" ovvero turisti a piedi nella Bari vecchia tra le case e i baresi, entrando a casa loro, chiacchierando con gli abitanti, incontrandoli e vivendo qualche momento di condivisione con una realtà diversa. Per Antonio Barone, direttore Rotta dei Fenici, "occorre passare da un turismo di destinazione ad un turismo di motivazione - dunque turismo responsabile, compatibile, esperienziale, creativo, accessibile, di comunità - usando modalità operative di autocertificazione delle destinazioni e dei percorsi, in linea con i principi della Convenzione di Faro sul valore del patrimonio culturale per la società".
    Oltre alla Dichiarazione di Bari, un altro risultato è l'accordo di collaborazione tra le Regioni presenti, Puglia, Sicilia e Galizia, nonché le delegazioni degli 11 Paesi presenti a Bari, che permetterà di cooperare alla valorizzazione degli attrattori culturali legati al tema delle Antiche Civiltà Mediterranee, ad itinerari marittimi e subacquei lanciati dall'Assessorato Turismo della Regione Sicilia e dalla Soprintendenza del Mare della stessa regione, diretta all'epoca dal prof. Sebastiano Tusa. (ANSA).
   

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