Sicilia

"Butterfly Blues",effetto farfalla chiude Piano City Palermo

A Piazza Memoria testo Palazzotto con Betta,Spitaleri, Lannino e Borruso

Marco Betta, Gigi Borruso, Diego Spitaleri e Fabio Lannino

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 28 SET - Nella vita di ciascuno di noi c'è un momento, o meglio migliaia di istanti in cui avremmo potuto prendere un'altra strada, scegliere cose diverse, aprire un'altra porta. Ma qualunque scelta, ogni battito di farfalla ha una conseguenza a distanza di chilometri o di anni, anche centinaia di anni. E' l'effetto farfalla di cui parlano i fisici e che ora diventa uno spettacolo che chiuderà "Piano City Palermo", domenica sera 29 settembre alle 21,00, in piazza della Memoria. Scritto da Gery Palazzotto e musicato da Marco Betta, Diego Spitaleri e Fabio Lannino, ha per titolo "Butterfly Blues", ed è una riflessione sulle scelte compiute, sul passato, su come poteva essere diverso, mentre i pensieri scorrono sul filo del rimpianto. "Piuttosto - racconta Gery Palazzotto - si pone il problema della colpa, della responsabilità di ognuno di noi. E' vero che si tratta di 'sliding doors', ma è ancora più vero che ogni nostra scelta genera conseguenze nella vita nostra, degli altri, e persino della storia. Ma quel sapore di amarezza si stempera quando nello spettacolo citiamo la Genesi, quando Dio mette alla prova Abramo e suggerisce agli uomini una semplice indicazione: non possiamo prendere alla lettera nessun Dio". A recitare il testo è Gigi Borruso. "Ma in Butterfly Blues" si parla d'amore come delle disillusioni della vita lavorativa.
    "Raccontiamo come pensavamo al processo sulla strage di via D'Amelio - aggiunge il giornalista - poi ne sono passati 9. E ora siamo al decimo, perché è successo, perché queste realtà parallele, le trappole dei falsi pentiti". Due pianoforti: Marco Betta e Diego Spitaleri per musiche che passano dal jazz a sonorità che ricordano Stravinskij, "una partitura tradizionale -aggiunge Marco Betta - ma che si avvale anche dell'improvvisazione, e del blues che fa da basso continuo per raccontare in musica questi fili d'esistenza. La musica è il linguaggio dei timidi. Può dire tutto senza mai parlare". Il duo Betta - Spitaleri è già collaudato, hanno composto le musiche per "I traditori", qui si fronteggiano con due pianoforti, "avremo 6 quadri - 6 capitoli, con diverse sensibilità - spiega Spitaleri -, ma la sfida è quella di restituire tutta la passione civile di cui la musica è capace".(ANSA).
   

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