Sicilia

Mafia:pene per 3 secoli per boss Palermo

Condannata anche moglie capomafia, teneva 'cassa' del pizzo

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 20 SET - La corte d'appello di Palermo ha condannato complessivamente a oltre 3 secoli di carcere gli imputati del processo denominato Panta Rei che vede alla sbarra boss, estortori e gregari di Cosa nostra dei clan di Porta Nuova, Villabate e Bagheria. Ha retto dunque l'impianto accusatorio e le pene sono state rilevantissime. Un solo imputato, Massimo Monti, è stato assolto. Il processo si svolgeva in abbreviato davanti alla corte d'appello di Palermo.
    Il procedimento nasce da una indagine del 2015 dei carabinieri.
    Gli imputati erano accusati di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, danneggiamento e traffico di droga. L'inchiesta ricostruì la mappa del pizzo in diverse zone della città e gli assetti di vertice delle famiglia del Borgo Vecchio, Villabate e Bagheria. Nessun'attività commerciale sfuggiva al racket. Gli inquirenti accertarono il ruolo di Teresa Marino moglie del boss Tommaso Lo Presti oggi condannata a 10 anni e 8 mesi. Sarebbe stata lei a gestire la cassa del pizzo.
   

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