Sicilia

Vino: Sicilia al quarto posto in Italia, 10% produzione

Analisi Unicredit, 82,5% Dop o Igp per un valore 550 milioni

Da sinistra l'assessore Edy Bandiera, Antonio Rallo, Salvatore Malandrino, Alessio Planeta

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 16 APR - La Sicilia ha chiuso il 2018 in quarta posizione quanto a livelli di produzione vinicola, con quasi 5 milioni di ettolitri, corrispondenti al 10% della produzione nazionale. Sul fronte della qualità i vini della Sicilia si confermano al top: la gran parte del vino prodotto in regione (l'82,5% per la precisione) è costituita da vini DOP (28%) o IGP (54%). Conseguenza diretta di tale situazione è l'ottima performance registrata dalla Regione in termini di valore economico generato per il segmento dei vini certificati: la Sicilia, con 550 milioni, si piazza in quarta posizione, superata solo da Veneto, Toscana e Piemonte. La Sicilia si colloca invece al primo posto in Italia per superficie dedicata alla coltivazione biologica della vite. In Regione la superficie di vigne a coltivazione biologica ha superato i 35.900 ettari, pari al 34% della superficie nazionale (dati 2017). Questa, in sintesi, la fotografia del mondo del vino in Sicilia contenuta nell'Industry Book 2019, lo studio che UniCredit conduce annualmente su tendenze, dinamiche e prospettive di sviluppo e crescita del comparto vitivinicolo presentato oggi a Palermo.
    "L'edizione 2019 dell'Industry Book sul Vino - ha sottolineato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit - conferma l'immagine del settore vitivinicolo della Sicilia come un comparto d'eccellenza non solo per l'economia regionale, ma anche in ambito nazionale. UniCredit è fortemente impegnata nell'offrire alle aziende vitivinicole siciliane soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenerle nel loro percorso di crescita ed innovazione. Concedere credito è certamente importante ma oggi non è più sufficiente. Con il nostro network internazionale siamo in grado di accompagnare le aziende vitivinicole all'estero, aiutarle a rafforzare il proprio business e ad inserirsi in nuovi mercati emergenti con ricerca di controparti, svolgere attività di formazione specialistica, fare accordi con player internazionali per il marketing online".
    (ANSA).
   

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