Sicilia

Strates, tra jazz e blues africani al Libero

Riflessione su quello che successe negli anni della schiavitù

Redazione Ansa

 Una storia frammentata attraverso danza hip hop, krump e improvvisazioni jazz, blues e polifonie d'ispirazione africana. "Tramite il gesto creativo - spiega la coreografa e interprete Bintou Dembélé - diamo corpo ai fantasmi di un ingombrante passato fatto di ferro e sangue attraverso il prisma della storia coloniale e post-coloniale francese". E' il filo conduttore di Strates in scena al Teatro Libero giovedì 15 novembre alle 21.15 (repliche sino a sabato 17 novembre) dopo aver partecipato al festival di Avignon e aver toccato diverse tappe, da Santiago alla Macedonia, a Stoccolma, in lunga tournée internazionale.
    La creazione indaga e riflette su quello che successe negli anni della tratta e della schiavitù. Respiri, il rumore dei passi, improvvisazioni jazz, blues e polifonie d'ispirazione africana fanno risuonare "la violenza delle tensioni e intenzioni dando inizio a gesti d'infinita delicatezza che la coreografa usa per evocare le sue ferite, tra memoria, passato e presente"

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