Sicilia

Pene per un secolo a boss agrigentini

In atti processo il racconto di un incontro con Messina Denaro

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 19 OTT - Il boss si fidava di lui ciecamente. Tanto da parlare liberamente, al suo cospetto, dei suoi incontri con il superlatitante Matteo Messina Denaro.
    Antonino Abbate, autista e fedelissimo del capomafia Piero Campo, oggi è stato condannato a 16 anni per associazione mafiosa dal tribunale di Agrigento che ha dato pene pesantissime anche ai coimputati: mafiosi delle "famiglie" della provincia agrigentina finiti in carcere nel 2016 nell'operazione Icaro.
    A 16 anni sono stati condannati anche Vincenzo Marrella, Francesco Tortorici e Antonino Grimaldi, a 20 Stefano Marrella e Vincenzo Marrella (omonimo dell'altro imputato, 65 anni), a 4 anni Carmelo Bruno e Roberto Carobene, a 5 anni e 6 mesi Gaspare Secolonovo e a 10 mesi Vito Campisi. Agli atti del processo è finita un'intercettazione di una conversazione tra Piero Campo e il capomafia di Sambuca di Sicilia Leo Sutera in cui Campo raccontava di aver incontrato Matteo Messina Denaro.
   

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