Sicilia

Busta con proiettile a Pm Caltanissetta. Bertone: 'Non mi fermo'

Il procuratore capo è titolare di inchieste delicate, aperto fascicolo a Catania. La solidarietà di Claudio Fava, di Nello Musumeci, di Salvini:'Inammissibile'

Redazione Ansa

Una busta con un proiettile indirizzata al procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone, è stata intercettata al Palazzo di giustizia della città nissena. Il magistrato è titolare di diverse inchieste delicate come quella sul cosiddetto 'sistema Montante' e sulle stragi di Palermo. Sull'episodio ha aperto un'inchiesta la Procura di Catania, competente per territorio.

"Non mi fermo, vado avanti nel lavoro, con tutto il mio ufficio". Così il procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone, commenta con l'ANSA la notizia della busta ricevuta nel suo ufficio con un proiettile e una lettera di gravi minacce. La busta è stata aperta tre giorni fa. La missiva però sarebbe arrivata almeno un giorno prima nella sua segreteria, ma lui non avrebbe aperto la posta perché in quei giorni impegnato in alcuni interrogatori. Le prime indagini sono state eseguite dalla squadra mobile della Questura di Caltanissetta, ma un'inchiesta è stata subito aperta dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro. La tempistica della arrivo della lettera mette in correlazione, almeno temporale, le minacce al Pm Bertone a quelle al presidente della commissione regionale antimafia Claudio Fava, che ha ricevuto quattro giorni fa una busta con un proiettile.

  "Al procuratore Amedeo Bertone abbiamo espresso la nostra stima e la nostra solidarietà. E' chiaro che in Sicilia c'è un clima ostile contro chi tocca i nervi scoperti del sistema di potere e delle sue collusioni mafiose. E questo ci preoccupa molto". Così il presidente dell'Animafia siciliana Claudio Fava sul proiettile in una busta inviato al magistrato di Caltanissetta. Lo stesso Fava, lunedì scorso, ha ricevuto una busta con un proiettile   

"Solidarietà al procuratore capo di Caltanissetta, Amedeo Bertone: in un Paese civile non sono ammissibili minacce, soprattutto se gravi come un proiettile infilato in una busta. Due giorni fa era successo al presidente dell'Antimafia Claudio Fava. Sono episodi che mi danno ancora più forza per contrastare i criminali". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini. 

Al procuratore capo di Caltanissetta la solidarietà del presidente della Regione Sicilia Musumeci e del Consiglio superiore della magistratura attraverso il vicepresidente Ermini.

 

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