Sicilia

Addio a Rita Borsellino, "ora a Palermo siamo più soli"

Vescovo la ricorda in chiesa gremita. I nipoti, era amore puro

Redazione Ansa

La foto di Rita Borsellino la porta una bambina. Poi l'immagine viene posta sulla bara posizionata davanti all'altare nella chiesa Don Orione a Palermo, gremita di persone stamattina, per dare l'ultimo saluto alla sorella del giudice Paolo ucciso dalla mafia nel 1992, scomparsa il giorno di Ferragosto a 73 anni. A celebrare la messa l'arcivescovo Corrado Lorefice. Tra i presenti anche don Luigi Ciotti che con la Borsellino ha condiviso un lungo percorso di testimonianza antimafia in giro per l'Italia. Seduti nei primi banchi i figli di Rita, il fratello Salvatore, il ministro della giustizia Alfonso Bonafede, Giancarlo Caselli, Rosi Bindi, il sindaco Leoluca Orlando. "Nonna Rita era ed è amore puro per tutto. Non ha mai conosciuto sentimenti negativi: riusciva sempre a trasformare in amore nel perdono. E' questo il più grande insegnamento di mia nonna. Una donna diversa che è riuscita a regalarci una famiglia che va oltre a quella di sangue. Mia nonna è corna dure, come si dice di una persona risoluta a Palermo. Quando si metteva una cosa in testa la faceva", ha detto dal pulpito, Chiara Corrao, nipote di Rita Borsellino. Lei insieme ai suoi cugini ha tracciato un profilo affettivo della sua familiare. Commosso il ricordo di Lorefice nella sua omelia: "Quando mi è giunta notizia della morte di Rita - ha detto - ho provato un sentimento interiore, una sorta di solitudine e mi sono detto: ora a Palermo siamo più soli. Ma mi è venuto in mente il ricordo, e ancora lo sguardo di Rita del 19 Luglio quando lei stessa ha voluto la benedizione di quella targa sotto quell'albero di ulivo, che parla come un segno in via D'Amelio".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it