Sicilia

Vino: al via in Sicilia programma sostenibilità SOStain

Prime due aziende riconosciute sono Tasca d'Almerita e Planeta

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Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 30 MAG - Per la prima volta un programma di sostenibilità che parte "dal basso" viene riconosciuto requisito di qualità per i bandi dell'Ocm vitivinicolo. SOStain, il primo programma di sostenibilità per la vitivinicoltura italiana, un protocollo integrato, basato su 10 requisiti minimi, patrocinato dal ministero delle Politiche agricole e forestali e riconosciuto dal ministero dell'Ambiente, del territorio e del mare, attraverso il progetto di sostenibilità Viva è stato inserito tra i requisiti per ottenere un punteggio premiale nel "Bando di gara, Campagna 2018/2019 - Programma Nazionale di Sostegno Vitivinicolo - Misura Ristrutturazione e riconversione dei Vigneti. Interventi per l'OCM vitivinicolo" pubblicato lo scorso 16 maggio dall'assessorato regionale delle Risorse agricole, alimentari e forestali della Regione siciliana.
    SOStain nasce nel 2010 dall'idea di una ricerca improntata alla sostenibilità, un percorso volto ad arricchire e valorizzare tutto ciò che vive intorno al sistema produttivo, come la terra, il paesaggio, la flora e la fauna, chi lavora e infine chi consuma il vino, con l'obiettivo di perseguire uno sviluppo rispettoso dell'ambiente, socialmente equo ed economicamente efficace. Ciò che distingue SOStain da altri tipi di certificazione è l'acquisizione della consapevolezza che gli impatti delle attività agricole vanno oltre i confini dei campi che si coltivano, poiché riguardano anche il benessere dei lavoratori e la salute dei consumatori, il coinvolgimento delle comunità locali, la valorizzazione del territorio circostante, la conservazione delle risorse naturali. Dopo quasi 10 anni di studio su vigneti, cantine e territorio, Tasca d'Almerita e Planeta sono state le prime due aziende vitivinicole italiane ad essere formalmente riconosciute con la certificazione di organizzazione Viva e con la certificazione SOStain. La Sicilia diventa, dunque, la prima regione pilota di un modello che, opportunamente contestualizzato, sta per essere applicato anche in altre realtà vitivinicole regionali come il Friuli e la Sardegna. È aperto a tutte le aziende vitivinicole e attualmente, hanno aderito a SOStain/Viva e sono in fase di certificazione anche altre aziende come Barone di Villagrande, azienda agricola Cos, azienda agricola Terre di Noto, tenuta Santo Spirito di Vincenzo Gazzotti e Tenute Rampingallo. (ANSA).
   

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