Sicilia

Violante, mai saputo di ''trattativa''

Ex presidente Antimafia, casomai contatti tra Cc e boss

Redazione Ansa

   "Non ho mai avuto sentore di una trattativa politica con la mafia. Casomai si può dire che ci sia stata una trattativa di polizia. In una fase in cui non c'erano pentiti nè gli strumenti tecnologici attuali accadeva spesso che le forze di polizia avessero relazioni con i boss ad esempio per negoziare informazioni". Lo ha detto Luciano Violante, ex presidente della commissione Antimafia dal '92 al '94, deponendo nel processo d'appello all'ex ministro Calogero Mannino, assolto in primo grado dall'accusa di minaccia a Corpo politico dello Stato. Mannino ha scelto l'abbreviato ed è stato processato separatamente rispetto agli altri imputati condannati venerdì scorso dalla corte d'assise per la cosiddetta trattativa Stato-mafia. 'Non mi sono mai accorto dell'esistenza di una trattativa politica', ha detto Violante che ha invece ipotizzato la possibilità che i militari abbiano dialogato con Cosa nostra attraverso l'ex sindaco mafioso Vito Ciancimino, ritenendo questo genere di contatti normali per l'epoca.
  "Mancino, Martelli, Scotti e Scalfaro erano decisi contro la mafia non solo a parole, ma anche con i fatti", ha aggiunto Violante "E comunque - ha detto - i capimafia furono tutti arrestati e i loro beni confiscati. Se ci fosse stata una trattativa per Cosa nostra sarebbe stata in perdita".   

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