Sicilia

Vinitaly: Doc Sicilia e Prosecco insieme a presidio qualità

In squadra anche Consorzio mozzarella Bufala Campana

Antonio Rallo della Doc Sicilia e Stefano Zanette della Doc Prosecco

Redazione Ansa

(ANSA) - VERONA, 16 APR - La qualità a tavola fa squadra: a Vinitaly sono stati rinnovati due accordi, uno tra i Consorzi Prosecco Doc e Vini Doc Sicilia e l'altro tra il Consorzio Prosecco Doc e il Consorzio mozzarella di bufala campana Dop per confermare e sviluppare insieme le attività di vigilanza e controllo di qualità. Si tratta, ha sottolineato Maurizio Lunetta, direttore dei Vini Doc Sicilia che in sei anni di attività ha visto crescere i viticoltori associati da 2500 a oltre 7mila, ''di una attività di prevenzione di eventuali frodi in commercio a tutela del consumatore. Uniamo le forze anche per comunicare all'utilizzatore finale dei nostri vini gli sforzi di garanzia qualitativa lungo tutta la filiera. Stiamo lavorando molto anche sul web, perché il Nero d'Avola può essere legalmente prodotto in Australia ma non può entrare nel mercato europeo''. ''I consumatori sono al nostro fianco in questa mission - ha sottolineato il direttore del Consorzio della Mozzarella di Bufala campana Dop Pier Maria Saccani - perché c'è tanta sensibilità su questo tema, e il dilagare degli acquisti su web può creare qualche problema. Il nostro sforzo informativo serve a poter scegliere l'autenticità. E' vero che le imitazioni delle produzioni di eccellenza ma spesso si esauriscono da sole: lo champagne californiano non lo comprava nessuno e ora si è smesso anche di produrlo, e negli Usa a volte le imitazioni dell'Asiago costano di più dell'autentica produzione casearia trentino veneta per cui un consumatore consapevole non ha nemmeno interesse a comprare tarocchi''. ''Insieme le nostre produzioni a denominazione vogliono essere un presidio di legalità - ha concluso Luca Giavi del Prosecco Dop - frenando agganciamenti parassitari ai nostri brand vogliono offrire una tutela a 360 gradi che fa bene ai produttori di qualità che così possono operare in corretta concorrenza e al consumo''.
    Indispensabile lo spirito di far rete, attestato oggi al Vinitaly, anche con gli ispettori di vigilanza, le Dogane e l'Interpol. (ANSA)

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