Sicilia

Cinema: il comandante Barbato racconta l'Italia antifascista

Un docufilm sul partigiano che liberò Torino

Pompeo Colajanni

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 12 APR - La storia del Novecento vista con gli occhi di Pompeo Colajanni, il comandante partigiano "Barbato" che con i suoi uomini sfilò sulle strade della Torino liberata. La sua testimonianza, che parte dagli anni giovanili nella Caltanissetta antifascista, è diventata un documentario di Enzo Rizzo che il 16 aprile sarà presentato in anteprima nazionale nella sala De Seta dei cantieri culturali di Palermo. La figura di Colajanni, di cui parleranno Emanuele Macaluso e Albertina Soliani presidente dell'istituto Alcide Cervi, viene ricostruita da Rizzo attraverso i suoi diari, le sue interviste, i suoi scritti e gli articoli conservati negli archivi dell'istituto Gramsci siciliano (che ha sostenuto la produzione), i filmati delle teche Rai, materiali di repertorio e documenti della famiglia. Nel docufilm "Comandante Barbato" la figura del partigiano è interpretata da un personaggio animato che racconta la storia del Novecento in prima persona o attraverso due voci narranti.
    Emerge così la figura emblematica di quella "generazione resistenziale" che, secondo Salvatore Nicosia presidente dell'istituto Gramsci siciliano, "si espresse non solo nella liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista, ma al tempo stesso nella elaborazione intellettuale e politica dei principi posti a base del nuovo Stato democratico".
    L'eredità di Barbato si ritrova, secondo il regista Rizzo, in "tre parole nelle quali si compendia la sua vita: ingegno, speranza e coraggio". (ANSA).
   

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