Sicilia

Sgarbi da Selinunte: 'Qui il metodo Fontana non funziona'

Giovani archeologi da Francia, Germania, Stati Uniti

Da sinistra: il direttore del Parco archelogico di Selinunte Enrico Caruso, l'assessore regionale ai Beni culturali Vittorio Sgarbi e Pietro Valsecchi a margine del convegno al baglio Florio del parco archeologico selinuntino

Redazione Ansa

'In archeologia non possiamo adottare il metodo Fontana, come dire la razza greca contro gli stranieri che invece hanno fatto cose importanti': è il commento di Vittorio Sgarbi all'Ansa, di fronte al caso dei giovani archeologi che scavano a Selinunte, francesi, tedeschi e americani, mentre gli italiani sono costretti a cercare lavoro all'estero. Il critico d'arte e assessore ai beni culturali della Regione Sicilia è stato oggi in visita al Parco Archeologico di Selinunte, a Trapani, per un convegno durante il quale sono stati presentati i risultati degli ultimi progetti di ricerca e di scavo realizzati nell'area. "Che le scuole di archeologia straniere vengano in Italia - ha detto Sgarbi - è un segnale positivo di universalità del sapere. Anche in Italia abbiamo ottime scuole come quelle che stanno lavorando in Libia. Si tratta di una spartizione degli spazi di ricerca che in Italia ha dato agli stranieri delle occasioni importanti. L'archeologia è viva non è morta. Attraverso quello che è rimasto vedi che erano più 'uomini' rispetto a quelli che oggi sono dei quaquaraqua, come diceva Sciascia. Oggi di uomini veri ne vediamo pochi. Eppure quelli che lo sono di meno vengono ammirati come se lo fossero".

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