(ANSA) - PALERMO, 19 OTT - È stata ascoltata in aula, davanti
alla corte d'assise di Palermo che celebra il processo sulla
cosiddetta trattativa Stato-mafia, la conversazione del 10
aprile 2016 tra il boss Giuseppe Graviano e il codetenuto
Umberto Adinolfi, intercettati durante l'ora d'aria in carcere.
L'ascolto si è reso necessario perché i consulenti di pm e della
difesa di Marcello Dell'Utri sono in disaccordo sulla
interpretazione di una parola pronunciata dal capomafia. Per gli
esperti della Procura Graviano direbbe "Berlusca ci fece una
cortesia" alludendo a Berlusconi. Per il consulente della
difesa, invece, la parola pronunciata sarebbe "benissimo"'o
"bravissimo". Una differenza sostanziale visto che, per
l'accusa, nel dialogo, ci sarebbe la dimostrazione di presunti
favori fatti da Berlusconi alla mafia. Il contrasto tra le
interpretazioni resta, l'audio è molto confuso. La corte
ascolterà di nuovo il nastro in camera di consiglio.
Stato-mafia, ascoltata frase Graviano
Per Pm dice 'Berlusca' per difesa Dell'Utri invece 'bravissimo'