Sicilia

Migranti: botte e stupri Libia, un fermo

E' un somalo di 23 anni catturato nell'hotspost di Lampedusa

Redazione Ansa

(ANSA) - AGRIGENTO, 27 GIU - Un somalo di 23 anni e' stato fermato dalla Polizia nell'hotspot di Lampedusa con l'accusa di essere fra i torturatori che sequestravano e seviziavano i migranti in attesa di imbarcarsi dalle coste libiche. Nel provvedimento emesso dalla Dda della Procura di Palermo, T. M.
    A. è accusato di associazione per delinquere armata di carattere transnazionale, dedita a commettere reati contro la persona, tratta e sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il 23enne somalo è stato riconosciuto come uno dei responsabili di torture e sevizie perpetrati in Libia nella struttura nei pressi della zona agricola denominata Hudeyfà, nella zona di Cufrà, dove i migranti venivano privati della liberta' personale prima di intraprendere la traversata in mare per le coste italiane.
   Il provvedimento di fermo è stato emesso dalla Dda della Procura di Palermo. Agli atti dell'inchiesta della Dda della Procura di Palermo le dichiarazioni di alcuni migranti che il fermato colpiva con tubi di gomma e minacciava con armi.
"Al mio arrivo - ricorda un testimone - Mohamed il somalo era già nella struttura. Lui picchiava i migranti. Si divertiva ad umiliarci e a farci pesare la sua supremazia. Mi ricordo che una volta lo stesso libico, a cui la struttura appartiene, lo ha ripreso perché ci picchiava così forte da ridurci in fin di vita".
L'arrestato, a Lampedusa, avrebbe minacciato le sue vittime al fine di convincerle di non denunciarlo alla Polizia Italiana. Il fermato è stato portato nel carcere di Agrigento. Le indagini erano state avviate dal 27 maggio scorso, giorno dello sbarco del somalo a Lampedusa. Sono state condotte dalla seconda divisione del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, dalla Squadra Mobile di Palermo, diretta da Rodolfo Ruperti e dalla Squadra Mobile di Agrigento, diretta dal Giovanni Minardi.

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