Sicilia

Musica: a Palermo una Norma mediterranea con Marella Devia

Domenica 19 febbraio la prima. Orchestra a quota scena per scelta di Ferro

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 16 FEB - "Norma", il capolavoro di Vincenzo Bellini, debutta al Teatro Massimo di Palermo domenica sera 19 febbraio, con una ritrovata Mariella Devia, uno dei più grandi soprani della lirica mondiale. Sul podio Gabriele Ferro, che ha voluto, per l'occasione, il pavimento dell'orchestra rialzato fin quasi al palcoscenico, entrando così a pieno titolo nella scena, accanto ai cantanti, "per dare un suono diretto - ha detto Ferro - più chiaro e pulito, più fedele allo stile di Bellini, autore solo apparentemente facile, che invece pone problemi di interpretazione; non lo si può fare in modo sdolcinato, perché in realtà è un autore all'avanguardia nella scrittura armonica".
    Sarà una Norma mediterranea, ispirata all'iconografia di Maria Lai, artista sarda, scomparsa tre anni fa e che lavorava con le stoffe e con i fili, una Norma simbolica, dove si allude al destino e alle sue terribili trame. I registi Ugo Giacomazzi e Luigi Di Ganci, giovani e premiati per i Teatrialchemici, vengono dal teatro di ricerca e sulla lirica riversano la loro esperienza attoriale e promettono quindi uno spettacolo innovativo, molto simbolico, che parla anche di "globalizzazione, della mescolanza tra i romani e i druidi, che sempre si ripete nella storia - ha detto Giacomazzi - e per questo per noi è emblematico fare questa Norma a Palermo, la città dove le razze, le religioni e le culture si mescolano senza traumi: i due figli di Norma sono un bambino bianco e uno di colore".
    Adalgisa, l'alter ego di Norma, è in scena Carmela Remigio, un soprano, mentre nella tradizione il ruolo veniva affidato al un mezzosoprano. "Adalgisa e Norma - ha spiegato - sono due donne allo specchio, rivali, ma legate da uno stesso destino e dall'amore per lo stesso uomo, il romano Pollione. Cantare accanto a Mariella Devia è un privilegio, lei è un miracolo di tecnica, intelligenza e uso della voce".
    Pollione è John Osborn, per la prima volta a Palermo, "pensavo di non dover mai misurarmi con questo personaggio - confessa - è un ruolo spinto, pesante, pericoloso per chiunque; poi ho fatto tanto Bellini, da 'Sonnambula' a 'Puritani' e così ho preso confidenza con l'autore".
    Le scene sono di Federica Parolini, i costumi di Daniela Cernigliaro.
    Si replica fino al 28 febbraio. (ANSA).
   

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