Sicilia

Teatro: Mark e Louise, storie di vita in bunker antiatomico

Al Libero "After the end" per la regia di Luca Mazzone

Alice Giroldini e Mauro Parrinello

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 20 GEN - ( di Giovanni Franco )  - Un ragazzo, Mark, e una ragazza, Louise, sono in un bunker antiatomico con poche provviste. Una apocalittica catastrofe attraversa uno stridente scontro di corpi che lentamente vengono sopraffatti dalla condizione claustrofobica che il luogo spaziale e soprattutto psichico determina. Entrambi subiscono un pervasivo desiderio di rivincita e possesso: è in gioco la sopravvivenza, fisica, morale, emotiva. E' il filo conduttore de "After the end" di Dennis Kelly, nella traduzione italiana di Monica Capuani, per la regia di Luca Mazzone, con Alice Giroldini e Mauro Parrinello; scena di Mario Chiappara; una produzione Teatro Libero in collaborazione con Compagnia Dei Demoni, Torino, OffRome Distribuzione e Tedacà - Torino, in scena, in prima nazionale al Teatro Libero giovedì prossimo alle ore 21.15 (in replica sino a sabato).
    Mentre i due protagonisti sono rintanati nel bunker fuori di lì qualcosa è successo. Non si sa bene cosa, non si sa bene perché. Ci si rifugia per proteggersi, ci si nasconde per paura.
    Paura di cosa? "After the end" gioca sull'atroce condizione di violenza che sottende una situazione di pericolo. "La sopravvivenza di chi - estraniandosi, forse, da se stesso e da quel briciolo di umanità che gli rimane - intraprende - afferma Luca Mazzone - un percorso iniziatico che lo fa dapprima carnefice e poi vittima sacrificale di un sempre più repentino scollamento emotivo. La claustrofobia, la noia, l'attesa conducono per mano verso un gioco sadico, perverso, e allo stesso tempo ingenuamente sincero; un gioco che è quello di una società che per proteggersi si mutila, infligge a se stessa delle pene, dove anche persino il sesso si fa strumento atroce e necessario, una contrazione dell'essere che ha il ritmo dell'ultimo respiro prima dell'affondo, nella guerra tra un uomo e una donna, non più padroni di se stessi". (ANSA).
   

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