Sicilia

Droga: 'piazza spaccio' clan, 16 arresti

Polizia Catania sgomina gruppo organizzato con modello militare

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 19 GEN - Su delega della Procura distrettuale di Catania, la Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 16 persone indagate, a vario titolo, di associazione mafiosa, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.   Le indagini condotte dalla Squadra mobile di Catania hanno permesso di disarticolare un gruppo criminale che, sotto l'egida dell'organizzazione mafiosa Cappello-Bonaccorsi, gestiva un fiorente traffico di sostanze stupefacenti ed una "piazza di spaccio" nello storico rione di San Cristoforo secondo un consolidato modello di tipo militare costituito da un articolato modulo di vedette, pusher e custodi della droga. L'organizzazione, secondo l'accusa, era gestita da Sebastiano Sardo, 31 anni, che era agli arresti domiciliari, al quale è stato contestata anche l'associazione mafiosa perché ritenuto organico al gruppo dei 'Carateddi' del clan Cappello-Bonaccorso. Tramite l'aiuto di due suoi fratelli, Carmelo e Luca Davide, di 35 e 27 anni, già detenuti per altra causa, avrebbe gestito una 'piazza di spaccio' tra le vie Alonzo e Consoli, nello storico rione San Cristoforo di Catania, attraverso un articolato sistema di tipo militare composto da pusher, vedette e custodi. Le indagini dell'inchiesta 'Wink', della squadra mobile della questura e del locale commissariato della polizia di Stato, coordinate dalla Procura distrettuale, sono state eseguite tra ottobre 2013 e giugno 2014.
Sardo, secondo l'accusa, in qualità di capo, si occupava anche del pagamento di stipendi e spese legali agli affiliati, sia liberi che detenuti. La vendita di droga garantiva al gruppo introiti vicini ai 100mila euro al mese. Durante le indagini la squadra mobile ha anche sequestrato, nel 2014, oltre 30 chili di marijuana e 100 grammi di cocaina in uso all'organizzazione.
Dalle intercettazioni è emerso anche che il gruppo aveva la disponibilità di svariate armi da fuoco, necessarie per consentirgli l'affermazione nel territorio e la gestione della "piazza di spaccio"

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