Sicilia

Blitz Cc, 12 arresti del clan Brunetto

Nel Catanese, clan imponeva buttafuori a discoteche e ristoranti

Redazione Ansa

(ANSA) - CATANIA, 06 DIC - Carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un'ordinanza del Gip nei confronti di 12 persone, dirigenti ed affiliate del clan mafioso Brunetto, che opera nella fascia jonica e pedemontana dell'Etna, legato alla famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola - Ercolano. I reati ipotizzati a vario titolo sono associazione mafiosa, porto illegale di armi, spaccio di stupefacenti e rapina. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania, hanno consentito di ricostruire l'organigramma del clan, di individuarne i capi ed i gregari. E' stato anche ricostruito un ingente volume di affari illegali del gruppo, riscontrando un diffuso condizionamento illecito dell'economia locale, anche con l'imposizione affiliati come 'buttafuori' a discoteche e ristoranti. Fatta luce sul sistema di spaccio di cocaina e marijuana e scoperti elementi su rapine ad autotrasportatori al fine di agevolare l'organizzazione di appartenenza. Dalle indagini è emersa anche l'attenzione usata degli associati nell'evitare controlli delle forze dell'ordine e la ricerca di armi da fuoco per affrontare eventuali aggressioni di gruppi criminali antagonisti.

      L'operazione Kallipolis ha fatto luce sulle dinamiche interne al gruppo tra il giugno del 2013 e il novembre del 2014, con la guida affidata a Oliveri dopo la morte del capo storico, Paolo Brunetto, e per la contemporanea detenzione domiciliare del fratello del boss, Salvatore Brunetto.  

   Gli arrestati sono Alfio Di Grazia, di 43 anni, Vito Fazio, di 69, Leonardo Fresta, di 34; Alessandro Siligato, di 37; Francesco Pace, di 44; Paolo Patanè, di 30. Agli arresti domiciliari è stato sottoposto Marco Miraglia, classe 1994, di Giarre.  In carcere l'ordinanza di custodia cautelare è stata notificata a Salvatore Brunetto, di 48 anni, detenuto nel carcere di Terni; Giuseppe Calandrino, di 42, ad Agrigento; Pietro Carmelo Olivieri, di 49, a Lanciano (Chieti), Alfio Patenè, di 38, a Frosinone, ed a Luca Daniele Zappalà, di 41, a Catania.

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