Sicilia

Mostre: ultimi vent'anni di Michele Canzoneri al museo Riso

Tema conduttore le tragedie contemporanee e il Medioriente

Michele Canzoneri, 'Damasco', 2014, vetro soffiato

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 4 OTT - Un'attesa mostra dedicata all'opera di Michele Canzoneri s'inaugura domani alle 18 al Museo Riso di Palermo. Curata da Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri, la rassegna propone un affascinante percorso che attraversa la ricerca dell'artista negli ultimi vent'anni. Una ricerca, declinata tra disegno, scultura, architettura e scenografia, che ha nella sua genesi un elemento di continuità e di forte caratterizzazione, in cui il progetto ha la stessa rilevanza dell'esecuzione dell'opera.
    La mostra ha come tema centrale le tragedie delle contemporaneità, in particolare le guerre in Medioriente. Parla di esperienze vissute direttamente da Canzoneri, che ha soggiornato a lungo in Siria nel 2004 e a Gerusalemme, dove ha lavorato con Rossella Leone al Convento di San Francesco al Cenacolo sul Monte Sion.
    Nei lavori esposti, le emozioni e i ricordi annotati negli anni si trasformano in creazioni materiche di trasparente luminosità. Sono le pagine di un lungo diario che condivide e sublima il dolore. "Tutti i giorni tutte le notti" è una grande biblioteca dell'anima in cui le vibrazioni della luce compongono infinite storie striate di sangue. I "Timbri" ricordano i bambini morti per mare, piccole ombre dolenti sfuggite alla durezza di colori e materiali per essere accolte in un'onda materna e brillante. Dai "Capitoli", ai "Konvolut", dal bozzetto per la Porta di San Pio, commissionata da Renzo Piano per la chiesa di San Giovanni Rotondo, alle piante inedite del Duomo di Cefalù del 1988, agli oggetti di scena per i Dialoghi delle Carmelitane dell'Opera di Stoccarda, Canzoneri realizza una personale archeologia della memoria, che raccoglie voci e immagini ripescate nel tempo per dare voce e forma alla contemporaneità.
    La mostra è aperta fino al 20 novembre e costituisce una significativa tappa di quella valorizzazione dei maestri siciliani contemporanei che finalmente è entrata nei programmi della direzione del Museo. (ANSA).
   

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