Sicilia

Letizia Battaglia, 'Mafia come Isis'

Grande fotografa sulla Cnn spiega Cosa nostra agli americani

La fotografa Letizia Battaglia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 7 MAG - "La mafia come l'Isis. Altro che Il Padrino o I Soprano" . Parola di Letizia Battaglia, la grande fotografa della storia di Cosa Nostra, pioniera del fotogiornalismo in Italia. In un'intervista esclusiva alla Cnn sfata il mito che Oltreoceano resiste di una mafia romantica, quella edulcorata di tanti film di grande successo. "Gli americani amano I Soprano, ma la mafia e' pericolosa proprio come l'Isis" , spiega la fotoreporter che ha speso una vita a documentare il crimine organizzato in Sicilia, e le sue innumerevoli vittime. Una battaglia che porta avanti ancora oggi che ha 81 anni.
    "Quando vedo i militanti dell'Isis - afferma - sento che sono un po' come mafiosi. Non gliene frega niente della vita.
    Alla mafia non importa null'altro che i propri interessi e il denaro, e se ne frega di chi colpisce lungo la loro strada". Una organizzazione spietata, dunque, che ha marchiato una terra come la Sicilia: "I mie archivi sono pieni di sangue, di gente uccisa. Ma nella vita quotidiana e complicata della Sicilia ho visto anche un'immensa bellezza".
    Parla del suo ultimo libro dal titolo 'Anthology' Letizia battaglia, che raccoglie il meglio delle oltre 600 mila fotografie del suo archivio. Un volume che uscira' a giorni in Italia e in Europa e a settembre negli Stati Uniti. "Spero faccia luce sulla mafia reale, diversa da quella che si vede al cinema o in tv", insiste, descrivendo gli scatti crudi di tanti crimini efferati immortalati col suo obiettivo. L'amore per la fotografia e' nato quando ai primi anni'70 da Milano torno' a Palermo: "Ero cosi' felice - ricorda - ma ancora non sapevo che la mafia era cosi' feroce. Fu terribile". Confessa di avere avuto pochi momenti piacevoli nel corso degli anni: "Ma quando e' nata mia nipote mi ha dato una grande speranza".
   

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