Sicilia

Mostre: una vita in movimento, i cavalli di Camillo Fait

Dal 7 maggio alla galleria Li.Art di Palermo una sua antologica

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Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 6 MAG - Cavalli che scorazzano nella brughiere, donne di cui si intravedono i lineamenti, caricature leggere di indovinato stile retrò. Camillo Fait ha attraversato periodi diversi e ognuno ha lasciato un segno indelebile sulla sua arte: si potranno scoprire nell'antologica "Una vita in movimento" che si inaugura sabato 7 maggio alle 18, presso la galleria Li.Art (via Giotto 84) a Palermo. Interverrà il critico d'arte Francesca Mezzatesta che ha curato il testo in catalogo.
    Il titolo non è scelto a casa: Camillo Fait è un uomo in continuo movimento e così anche la sua arte. Classe '35, milanese, ma di madre trentina e padre turco, Fait ha seguito le orme del padre, cresciuto in una famiglia di zingari, tra atmosfere e violini tzigani, ombre e giochi di prestigio, circo, blues, jazz e danza. Fait ha dato corpo ad innumerevoli visioni attraversate nei suoi viaggi in giro per il mondo: a otto anni suona mandolino e batteria, a dieci si esibisce con il padre Daer negli spettacoli delle Forze Armate americane in Italia. In collegio, a Milano, segue le lezioni di Aligi Sassu e inizia a maneggiare la creta. Inizia ad esporre, diventa noto, le mostre si susseguono soprattutto in Germania e America. Oggi, ultraottantenne, ancora scia e passa due mesi l'anno in barca a vela. Il percorso di vita di Camillo Fait si è spesso sovrapposto a quello artistico, tra frequenti scambi, amicizie, incontri fortuiti, viaggi e ancora viaggi. E' sempre stato un grande osservatore; e, facile a notarsi, adora i cavalli che ritornano preponderanti tra i temi più amati, insieme a donne sconosciute, radi paesaggi, piccole brughiere, calette mediterranee e tundre innevate. (ANSA).
   

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