(ANSA) - PALERMO, 4 MAG - "Pensare che Maniaci abbia potuto
vendere la propria attività per poche migliaia di euro è
ridicolo". Lo dice Antonio Ingroia, legale del direttore di
Telejato Pino Maniaci, indagato per estorsione. "L'ho sentito -
racconta l'ex pm - e esprime amarezza per il trattamento da
parte ei sui colleghi giornalisti che l'hanno già crocifisso
senza conoscere la sua versione dei fatti, senza aver sentito
l'altra campana". Poi riferendosi alle immagini contenute in un
video in cui si vede il direttore di Telejato, Ingroia dice:
"Nel caos, ho letto qualcosa, non ho letto il provvedimento, ma
rilevo la sussistenza del reato di di violazione del segreto
d'ufficio". "Se il reato contestato - prosegue Ingroia - è
quello di estorsione, e quindi quello di aver mercanteggiato
l'attività giornalistica per spazi pubblicitari, bisogna provare
che Maniaci ha smesso di svolgere le attività di denuncia nei
confronti di quelle persone. A noi risulta il contrario. E le
prove di innocenza si trovano nei servizi di Telejato".
Ingroia, Maniaci già crocifisso da media
"Hanno reso note intercettazioni faremo denuncia"