Sicilia

Scuola vuole nome Corrao, veto politico

Consiglio approva atto indirizzo che si oppone

Redazione Ansa

      (ANSA) - SANTA NINFA (TRAPANI), 30 APR - La scuola media vuole cambiare nome: da Luigi Capuana, scrittore e uno dei padri del verismo siciliano, a Ludovico Corrao, ex senatore e personaggio di cultura ucciso dal domestico nel 2011. Ma il sindaco e il consiglio comunale insorgono e pongono il veto che è solo ''politico''. Accade a Santa Ninfa (Trapani), un paese del Belice protagonista di lotte per la ricostruzione dopo il terremoto del 1968 e di grandi battaglie sociali. Corrao era un indipendente di sinistra ma il fronte del no è guidato dal sindaco Giuseppe Lombardino del Pd e dal consiglio comunale con maggioranza di centrosinistra. "Sono indignato. Al populismo demagogico che mette insieme maggioranza e opposizione si è unita una grettezza culturale lontana dall'orizzonte di una sinistra illuminata" ribatte il dirigente della scuola, Benedetto Biundo. Il caso nasce nel 2014. Il corpo docente e il consiglio d'istituto deliberano il cambio del nome. Ma la pratica si arena perché ci vorrebbe una deroga, e il prefetto non la dà, alla regola in base alla quale le intitolazioni vanno decise dopo che siano trascorsi almeno dieci anni dalla scomparsa del personaggio prescelto. La scuola aspetta ancora due anni e alla fine mantiene le proprie posizioni: stavolta il voto del consiglio d'istituto è all'unanimità. E' a questo punto che scende in campo il consiglio comunale che approva un atto di indirizzo sottoscritto da due consiglieri del Pd, Nicola Biondo e Benedetto Falcetta. Il senso del voto viene spiegato così dal sindaco Lombardino: "Sarebbe stata auspicabile l'intitolazione a un cittadino di Santa Ninfa. Una scuola di Santa Ninfa non può essere intitolata a uno di Gibellina". "Sta tutta qui - dice il preside - la miopia culturale di chi pensa al giardino di casa e non sa rendere merito a un uomo che con le sue iniziative, dal museo delle trame mediterranee alle Orestiadi, ha promosso la cultura e i rapporti tra le civiltà del Mediterraneo". Il presidente del consiglio comunale, Vincenzo Di Stefano, dice : ''Mi aspettavo un ripensamento del Consiglio d'Istituto, non foss'altro che per evitare un incidente tra istituzioni, che è sempre cosa spiacevole. Purtroppo non è avvenuto; dobbiamo prenderne atto. Sul nome di Corrao non c'è convergenza nella comunità, che invece sente suoi altri nomi, protagonisti di battaglie sindacali, politiche e culturali dell'ultimo secolo e mezzo''. 

   

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