Sicilia

Orso d'oro in vioaggio verso Lampedusa, dopo Fuocoammare tanti doc

Del Brocco, film poetici e riflessione come Fuocoammare, così Italia si impone

Redazione Ansa

(di Alessandra Magliaro) (ANSA) - ROMA, 22 FEB - Partito al box office con oltre 80 mila euro, 48 mila dei quali incassati solo ieri sull'onda dell'Orso d'oro alla Berlinale, Fuocoammare di Gianfranco Rosi ''è un grande film e una enorme soddisfazione per Rai Cinema non solo per il successo ottenuto al festival ma prima ancora per il tema trattato e i riflettori su Lampedusa, i cui abitanti meriterebbero il Nobel per la pace'', dice all'ANSA Paolo Del Brocco. Il direttore generale di Rai Cinema anticipa che l'Orso d'oro sta viaggiando verso l'isola siciliana stretto tra le mani del dottor Pietro Bartolo, il responsabile medico dell'isola e tra i protagonisti del film che illumina con tutta la sua carica di umanità. Domani a Lampedusa grande accoglienza per festeggiare il film, mentre giovedì Bartolo con l'Orso d'oro ripartirà per Roma dove è previsto un incontro con il presidente della Camera Laura Boldrini e in serata alla Casa del Cinema dove Fuocoammare, nella serata dei premi per i documentari, riceverà il Nastro d'argento speciale del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici.
    La strada del film di Rosi è ancora lunga: il film sarà presentato in tanti festival ed uscirà in 30 paesi e oltre. ''I documentari italiani in anni recenti sono riusciti ad imporsi all'estero, con un linguaggio specifico, personale e poetico.
    Penso allo stesso Sacro G.R.A. di Rosi, a Louisiana di Minervini, a Bella e perduta di Pietro Marcello, la trilogia Esuli di Barbara Cupisti'', aggiunge Del Brocco. ''Come ha detto il direttore generale Antonio Campo Dall'Orto quella del documentario è una strada che come Rai dobbiamo seguire in particolar modo - dice - perchè centra perfettamente la funzione di servizio pubblico che non è solo di informare nella quotidianità ma anche far riflettere, come accade dopo aver visto Fuocoammare di Rosi''.
    Tanti i nuovi progetti di film documentari che Rai Cinema sta aiutando a produrre, tra cui Spira Mirabilis di Massimo D'Anolfi e Martina Parenti sull'aspirazione umana all'immortalità attraverso i 4 elementi delle natura, La Strada dei Samouni di Stefano Savona con l'animazione di Simone Massi sulla storia di una famiglia che vive nella periferia sud di Gaza, Caporetto di Davide Ferrario che rilegge la sconfitta storica come una sindrome che affligge costantemente il nostro Paese, Napoli 44 di Francesco Patierno ispirato al famosissimo libro di Norman Lewis e Womanity di Barbara Cupisti che riflette sull'essere donna in realtà complesse e diverse. (ANSA).
   

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