(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 26 GEN - Gela si mobilita e
oggi scende in piazza per lo sciopero generale proclamato dal
Consiglio comunale in difesa della sua unica, consistente realtà
produttiva, la raffineria dell'Eni. Cinquant'anni di industria,
anche se ridimensionati dalla crisi, vengono messi in
discussione dai ritardi della politica e dal mancato rilascio
delle autorizzazioni ministeriali per la riconversione degli
impianti che, abbandonato il petrolio per scelta strategica,
dovrebbe portare alla produzione di bio-carburanti, grazie a un
protocollo che prevede investimenti Eni in Sicilia, confermati
ieri sera dall'azienda, per 2,2 miliardi di euro. Assieme ai
lavoratori dell'indotto e del diretto, che da otto giorni con le
bandiere di Cgil, Cisl e Uil presidiano le vie di accesso alla
città, sfileranno fra poco in corteo tutte le categorie
produttive, gli studenti, i professionisti, i pensionati, i
sindaci dei comuni del comprensorio e il clero gelese. Chiuse le
attività commerciali e artigiane.
Eni: sciopero generale a Gela
Categorie produttive e studenti in piazza su iniziativa Comune