Sicilia

Teatro: due 'conquistatori di istanti' in scena al Libero

Personaggi densi ed estremi si confrontano con i loro desideri

Sehnsucht, con Marco Cupellari e Brita Kleindienst

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 30 NOV - Due personaggi densi ed estremi, archetipi di esseri umani, si confrontano con i loro desideri fino alle estreme conseguenze. E' questo il filo conduttore dello spettacolo "Sehnsucht", produzione della compagnia svizzera Perpetuo Mobile Teatro, in coproduzione con il Teatro Dimitri che debutterà giovedì prossimo, alle ore 21.15, con repliche sino a sabato, al Teatro Libero di Piazza Marina. Da un'idea di Marco Cupellari, per la regia di Kenneth George, con Marco Cupellari e Brita Kleindienst, che firma anche le maschere e i simulatori, musiche di Dario Miranda, il disegno luci di Christoph Siegenthaler, Josef Busta. In scena un duo di imperfetti, limitati, anelanti e instancabili conquistatori di istanti, ma disperatamente bisognosi di assoluto, muovono i loro passi in equilibrio precario su questa contraddizione insolvibile. Sono clowns e la loro camminata è goffa e incerta.
    Sono eroi e funamboli, ma alla fine del filo c'è solo la fine del percorso. Li osserviamo dibattersi attraverso una lente di ingrandimento, che deforma e mette a nudo proprio perché grottescamente deforma. E' uno spettacolo in cui farsa e tragedia sono inscindibilmente mescolate. "Ridiamo di loro, ma la nostra risata non è chiassosa bensì partecipe, - afferma il regista - come quando ridiamo di qualcosa che noi stessi abbiamo fatto in un impeto di passione, e che ci ha reso ridicoli. Le loro speranze, le loro angosce sono le nostre." "L'empatia trasforma la semplice consapevolezza di condividere uno stesso, universale destino, in un traguardo accettabile, e ne riscatta tutte le inevitabili miserie", prosegue. "Sehnsucht" è uno spettacolo sulla speranza pura, quel qualcosa d'ingenuo e profondo come e più della fede. Godot non verrà, lo sappiamo. Eppure alcuni di noi potranno dire di aver onorato l'appuntamento fino in fondo. (ANSA).
   

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