Sicilia

Immigrazione: al via Forum mediterraneo Rotary a Marsala

Borse studio, progetti e iniziative per minori non accompagnati

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Redazione Ansa

(ANSA) - MARSALA (TRAPANI), 11 OTT - Due borse di studio da assegnare a due giovani, uno palestinese ed uno israeliano, che avranno l'opportunità di studiare nella Cittadella della Pace di Arezzo. Un glossario destinato ai migranti in cinque lingue intitolato "Parla con noi" e in differenti volumi con un frasario per l'accoglienza e differenti mestieri e professioni: badante, infermiere, meccanico, parrucchiere, saldatori, ortofrutta, meccanico. Il progetto, avviato in Lombardia, presto partirà anche in Sicilia. Ed ancora la donazione di zainetti ai minori che raggiungono le coste siciliane e sono accolti in comunità perché senza genitori. Sono alcune iniziative presentate nell'ambito del Forum Mediterraneo, promosso da Rotary italia, in occasione del Rotary national day che si è aperto a Marsala. Alla tre giorni aderiscono rotariani del Mediterraneo, ambasciatori ed esperti internazionali riuniti per riflettere su alcuni temi d'attualità: dai fenomeni migratori ai focolai di guerra, dalla protezione civile alla salute del mare, dalla blu economy ai traffici fino all'archeologia e alla cooperazione. In particolare, il programma umanitario lanciato dai 13 distretti rotariani dal titolo "Un rotariano, uno zainetto, un bambino che sorride" consiste nella donazione di uno zainetto con una t-shirt, un poncho, un cappellino, un libretto per imparare ad esprimersi in italiano, un kit di igiene personale. Secondo i dati dell'Organizzazione Internazionale per la Migrazione, il fenomeno dei minori migranti è in crescita. Sulle nostre coste, nei primi 7 mesi del 2014, sono arrivati circa 9500 minori, di cui almeno 6.500 sono quelli non accompagnati. "L'alfabetizzazione è uno dei focus del Rotary International, - ha specificato il professore Renato Cortinovis, presidente della Commissione Interdistrettuale per l'alfabetizzazione e l'integrazione sociale - Per noi alfabetizzazione non può significare solamente saper leggere e scrivere, ma deve rappresentare un percorso d'integrazione totale: la lingua in primo luogo, poi le regole sociali e la famiglia, la salute e il lavoro". (ANSA).
   

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