Sicilia

A Gela mille in corteo per dire no a parchi eolici

Manifestazione ambientalisti contro impianti off shore

Redazione Ansa

(ANSA) - GELA (CALTANISSETTA), 12 APR - In mille, tra studenti, associazioni di volontariato, amministratori di quattro città e persone di ogni ceto sociale sono scesi in piazza, a Gela, per gridare il loro "No" ai parchi eolici off-shore, che tre aziende vorrebbero realizzare a due miglia dalla costa.
    "Mille, come i picciotti di Garibaldi - hanno detto - per salvare il mare di Gela e la Sicilia dall'assalto della speculazione".
    Alla manifestazione hanno aderito gli studenti di quasi tutti gli istituti superiori della città. Il corteo, con in testa i sindaci di Gela e di Palma di Montechiaro, i vicesindaci di Agrigento e di Licata, e il presidente del consiglio comunale di Butera, i comitati "No Peos" (acronimo di parchi eolici off shore) e Legambiente, è partito dall'ospedale Vittorio Emanuele, per raggiungere, dopo un percorso di circa 4 km, il lungomare Federico II di Svevia, dove la protesta si è conclusa portando fin sulla spiaggia i cartelli e gli striscioni sui quali avevano scritto i loro slogan del "No al Peos", tra cui: "Non sporcate il nostro orizzonte, non lasciate qui le vostre impronte"; "The End"; "e il naufragar mi era dolce in questo mar" (parafrasando un verso de L'infinito di Leopardi).
    Gli organizzatori della manifestazione hanno tenuto a precisare che non sono contro l'eolico ma contro l'eccessiva vicinanza alla costa. Vorrebbero che i pali venissero realizzati a 12 miglia dalla spiaggia per salvaguardare il paesaggio, garantire lo sviluppo turistico e tutelare il patrimonio archeologico subacqueo, la cui presenza è stata accertata da ricerche della soprintendenza al mare. Le aziende che hanno investito costruendo villaggi turistici nella zona di Marina di Butera hanno minacciato di andare via e di licenziare i loro 300 dipendenti. Da Gela a San Leone (Agrigento) sono in progetto tre parchi eolici per un totale di 310 pali di circa 150 metri ciascuno.
    Il primo, quello della "Mediterranean Wind" che ha già ottenuto l'autorizzazione del governo nazionale, dovrebbe sorgere tra Gela e Marina di Butera, è composto da 39 pali in un'area marina di quasi 10 chilometri quadrati. (ANSA).
   

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