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Agnello Igp equo solidale, accordo contro pratiche sleali

Consorzio tutela e Coldiretti, prima intesa filiera nazionale

Redazione Ansa

Nasce l'agnello equo solidale, per pagare il giusto prezzo ai produttori. Si tratta del primo accordo di filiera nazionale per il rispetto della legge sulle pratiche sleali, presentato oggi a Macomer nella sede del Consorzio di Tutela dell'agnello Igp di Sardegna.
    Secondo il protocollo di intesa, sottoscritto tra Fratelli Ibba Srl - Abbi group e Coldiretti Sardegna, firmato dagli agricoltori italiani (Fdai) e Federico Stocchino di Stc Carni, il prezzo dell'agnello di Sardegna Igp non potrà scendere sotto i costi di produzione stabiliti dall'Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) e fissato in 5,62 euro, Iva compresa.
    E c'è anche un decreto legislativo dell'ottobre 2021 sulle pratiche sleali che garantisce una maggiore tutela per gli operatori del settore agricolo e alimentare, che hanno subito un aggravio dei costi di produzione, determinato secondo l'Ismea "dall'inflazione innescata dalla crisi energetica, dagli eccezionali andamenti climatici che hanno ridotto la disponibilità di foraggi e spinto in alto i prezzi e dall'aumento dei costi della manodopera con un'incidenza media del 43%".
    "Abbiamo portato a casa un accordo storico perché finalmente il prezzo scaturisce da una equa contrattazione nel rispetto di tutte le componenti della filiera, a cominciare dal produttore-pastore, che ha sempre subìto il prezzo - spiega il presidente regionale di Coldiretti e del Consorzio dell'agnello Igp di Sardegna Battista Cualbu -. La nuova norma, come voluto da Coldiretti, è uno strumento nato a tutela dell'anello debole della filiera. Questa è la linea da seguire e da estendere a tutti i settori agricoli fermando le speculazioni. Chi acquista un agnello Igp di Sardegna negli scaffali dei Fratelli Ibba sarà sicuro di portare a tavola un prodotto sardo al 100%, buono, genuino ed etico perché paga il giusto prezzo".
    "E' una vittoria delle aziende agricole che non solo vieta alcune pratiche commerciali scorrete ma favorisce accordi di filiera nel rispetto di tutti gli attori - aggiunge il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Come organizzazione abbiamo lavorato per avere la norma e per costruire accordi di filiera virtuosi. Oggi abbiamo trovato un altro serio interlocutore nei Fratelli Ibba che hanno capito l'importanza del prodotto locale al prezzo giusto".
   

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