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Fine anno di successi per gli oli di Alghero

Importanti riconoscimenti per San Giuliano e Accademia Olearia

Redazione Ansa

L'olio extravergine dell'Accademia Olearia di Alghero e dell'azienda San Giuliano di Alghero ancora protagonisti in Italia e nel mondo.
    La prima ha conquistato l'"Extragold" con il Sardegna Dop Fruttato Verde da agricoltura biologica e con l'Evo 100% Italiano da agricoltura biologica, premiati rispettivamente nelle categorie Biodop Sardegna e Bio Italia al "Biol Novello 2020" di Bari. Un nuovo successo per l'azienda di Giuseppe Fois e dei figli Alessandro e Antonello. Da quattro generazioni l'Accademia Olearia investe in ricerca e innovazione nel segno della sostenibilità e rispetto per ambiente. "Biol Novello 2020" è il concorso internazionale riservato agli oli Evo biologici della nuova stagione. Duecento i produttori partecipanti provenienti da diverse parti del mondo, ma soprattutto dal bacino del Mediterraneo.
    "L'impegno profuso anche in un anno particolarmente difficile viene ripagato da riconoscimenti del genere oltreché dal buon riscontro sul mercato - afferma Antonello Fois, responsabile commerciale dell'azienda -. Ci sono tutte le premesse e le motivazioni, nonostante il singolare periodo storico, per proseguire lungo il percorso di costante crescita cui lavoriamo da tempo".
    Per l'olio San Giuliano, invece, i 32 premi di qualità conquistati nelle competizioni internazionali durante il 2020 hanno valso il 20/o posto nell'Evoo World Ranking Oil Makers, la classifica annuale delle 100 migliori aziende olearie al mondo.
    Testa, sede e terreni nel territorio del Nord Ovest della Sardegna, l'azienda piazza ben 5 extravergini nella prestigiosa lista: San Giuliano Cuor d'Olivo Fruttato; San Giuliano Primér; San Giuliano l'Originale; San Giuliano 100% da Agricoltura Biologica; San Giuliano di Monocultivar Bosana.
    "Un percorso di valorizzazione della qualità dei nostri oli meticolosamente pianificato con l'obiettivo di raggiungere l'eccellenza con investimenti continui in ricerca e sviluppo - dichiara l'amministratore delegato Pasquale Manca - come l'introduzione di un frantoio tra i più avanzati mai installati in Italia sviluppato in Toscana da Giorgio Mori; oltre all'implementazione del progetto visionario denominato Novolivo che prevede alla sua conclusione la messa a dimora di 600 nuovi ettari di oliveto con cultivar autoctone, nazionali ed internazionali che hanno permesso, e permetteranno con sempre maggiore certezza, di individuare i migliori profili organolettici e chimico-fisici per i nostri oli". 

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