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Cenone con Sa Panada nei ristoranti di Cagliari

Nei menù il piatto di Assemini del veterano Carlo Matta

Redazione Ansa

Il cenone di Capodanno arricchito da un piatto della tradizione: la Panada di Assemini. Parte dalla notte di San Silvestro "Sa die 'e sa panada", una giornata pensata per celebrare, valorizzare e mantenere in vita questa preziosa ricetta a base di pasta fresca lavorata e ripiena di verdure, carne o pesce. Sarà il piatto principe il 31 dicembre del menù del ristorante "Pani e Casu", nel quartiere di Castello, a Cagliari. La rassegna gastronomica itinerante coinvolgerà poi, a rotazione, i ristoranti della città affiliati alla Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi, pronti a preparare sotto la guida di un veterano, Carlo Matta, questa pietanza nella variante asseminese alle anguille o carne di agnello.

"Nel pieno rispetto della tradizione che non si rivisita", spiega Efisio Mameli, rappresentante Fipe e titolare di "Pani e casu". La Panada di Assemini è già prodotto Pat, iscritto nell'elenco nazionale dei prodotti tradizionali assieme a quella di Oschiri. E il prossimo anno diventerà Pat anche la Panada di Cuglieri: obiettivo delle tre comunità produttrici di Panadas è di ottenere il marchio Igp. "Sa die 'e sa panada" è promossa dall'associazione culturale Sa Mata guidata da Veronica Matta, autrice del libro "Panada on the road", in collaborazione con Fipe, Confcommercio, Regione, Laore, Comune di Cagliari e il portale Ricette di Sardegna.

Una specialità gustosa e bella da vedersi con la sua forma a cestinetto e chiusa con un coperchio di pasta, quindi sigillata con un bordo a cordoncino. "Ma ciò che la rende speciale e unica è la dimensione rimasta fedele alla tradizione medioevale - chiarisce Carlo Matta - con questa grandezza, però, è difficile da commercializzare, per questo la strategia è inserirla nei menù dei ristoranti, luogo ideale per assaporarla seduti attorno a un tavolo, in una atmosfera conviviale. Come in famiglia".
   
   

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