Regioni

Boom di vendite per pecorino solidale

Coldiretti, premiato l'accordo col caseificio Biraghi

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 15 NOV - Volano le vendite del Pecorino etico solidale Biraghi che a ottobre è cresciuto ancora, stabilendo il record mensile, da quando è in commercio, con oltre 125 quintali venduti, il 20% in più rispetto allo stesso mese del 2018.
    Nato nel marzo del 2017, grazie ad un accordo tra il caseificio Biraghi e Coldiretti Sardegna, il Pecorino etico solidale garantisce una remunerazione del latte equa ai pastori.
    E' un grattugiato composto da 70% di pecorino e 30% di Gran Biraghi (formaggio vaccino), 100% made in Italy. L'accordo era stato siglato in un momento di piena crisi del settore lattiero caseario quanto il prezzo del Pecorino romano era crollato a 4,20 al chilo e il prezzo del latte a 60 centesimi al litro, sotto i costi di produzione.
    Biraghi sottoscrisse con Coldiretti il primo vero accordo di filiera del settore etico-solidale, con l'acquisto del pecorino da una cooperativa a un prezzo che garantisse un'equa remunerazione ai pastori e comunque mai sotto i costi di produzione (6.20 euro/kg pecorino corrispondono a 0,85 centesimi/litro latte al pastore). Ed infatti, nel 2017 pagò il pecorino a 6,20 euro/kg, contro i 4,20 di "mercato".
    Un accordo premiato dal mercato: a ottobre, a poco più di due anni dalla stipula dell'accordo, le vendite avevano raggiunto il 31% della distribuzione ponderata nel canale Iper + Super, con presenza in oltre 3400 punti vendita in tutta Italia. Grazie a questo accordo la Cooperativa pastori Dorgali vende ogni anno 1250 quintali di pecorino alla Biraghi (pari a 5mila forme), garantendo un prezzo minimo e dunque l'opportunità per la cooperativa e i pastori di poter programmare. "Grazie alla lungimiranza di Biraghi stiamo dimostrando che gli accordi di filiera che garantiscono un prezzo minimo sono possibili - afferma il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -.
    Un progetto reale premiato dal mercato e dai consumatori che apprezzano i prodotti 100% made in Italy e che garantiscono un prezzo equo a tutta la filiera a cominciare dai pastori".(ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it