Sardegna

Le Corsaire,grande danza e tocco esotico

Applausi al Lirico di Cagliari per opera con Corpo ballo Scala

(foto di Priamo Tolu)

Redazione Ansa

Passioni, esotismo, per "un colosso del balletto ottocentesco russo, dominato da un maestro francese". Così la critica Silvia Poletti ha definito, in un recente incontro con il pubblico cagliaritano, Le Corsaire, andato in scena ieri sera tra lunghissimi applausi a scena aperta al Teatro Lirico di Cagliari.
    E' ispirato al poema di Byron, versione coreografica della canadese Anna-Marie Holmes, da Marius Petipa e Konstantin Sergeyev, Un'opera in cui geometrie, linee, creano equilibrio, bellezza, classe, armonia, gentilezza, principi assoluti esaltati dalla danza. Oltre due ore tra pagine coreografiche di grande bellezza e forte impatto. Il pubblico si è lasciato incantare dalla magia de Le Jardin Animé, il Pas d'Esclave, il Grand Pas de Trois des Odalisques e il celeberrimo Pas de Deux.
    Momenti di vero virtuosismo nel secondo atto, espressi dai ballerini e dal Corpo di ballo del Teatro alla Scala, veri prodigi tecnici, in uno spettacolo di grande qualità artistica.
    Il pubblico, ammaliato, assiste a una favola creata dalle scene fantastiche e i raffinati costumi esotici tra veli e abiti damascati, di Luisa Spinatelli. Tra danze che rimandano al mondo orientale con corsari, schiavi, pascià, fiori, naufragi, sogni, giardini, si staglia la storia a lieto fine: Medora, rapita e venduta come schiava al Pascià, verrà liberata dal suo amato Conrad.
    Un cast di grande pregio, applauditissimi i due Primi ballerini del teatro della Scala Nicoletta Manni (Medora) e Timofej Andrijashenko (Conrad). Come anche Claudio Coviello.
    Applausi anche per Martina Arduino, Marco Agostino, Antonino Sutera e per David Coleman che con eleganza ha diretto L'Orchestra del Teatro Lirico.
    Oltre cento gli artisti sul palco del Teatro Lirico per due ore di godimento estetico che hanno sedotto il pubblico, tra mare in tempesta, notti stellate e il serraglio del pascià.

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