Sardegna

Buone prassi per l'inclusione, 70 inserimenti lavoro e tirocini

Seminario allo Ierpof per fare il punto del progetto Includis

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 15 GIU - Circa settanta inserimenti a tirocini lavorativi per persone disabili e la necessità che questo numero venga sempre più incrementato. È uno dei risultati di "Includis" progetto presentato dal Plus - Piano Locale Unitario dei Servizi per Cagliari e hinterland due anni fa e che ha dato vita a una "associazione temporanea di scopo" che coinvolge Ierfop, Anffas e le Società Cooperative Sociali "Aurora", "Centro Panta Rei Sardegna", "Elan", "I Girasoli", "Il Mio Mondo" e "Solidarietà Consorzio". Obiettivo: l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità. È emerso al seminario "Buone prassi per l'inclusione: il ruolo delle aziende ospitanti" che si è svolto nella sede dello Ierfop guidata da Roberto Pili a Cagliari.
    Un momento di incontro e riflessione per per sottolineare con forza la necessità di supportare le aziende, favorendo da un lato la capacità di garantire buoni percorsi di inserimento lavorativo e al contempo di aumentare la conoscenza sull'inclusione lavorativa delle persone fragili. "Il Comune di Cagliari ha aderito volentieri a questo progetto- ha spiegato l'assessora alle Politiche sociali Viviana Lantini - una società civile deve dare attenzione alle fasce sociali più deboli, da qui l' importanza di una rete tra istituzioni e associazioni per condividere buone prassi, coinvolgere un sempre maggior numero di aziende e mettere in luce, per superarle, le criticità".
    Il direttore della Formazione Ierfop Bachisio Zolo ha evidenziato come "il progetto Includis sia in linea con la nostra mission". Un momento di riflessione per analizzare, a metà percorso, i risultati e pianificare al meglio le azioni future. "L'inclusione può diventare un vantaggio per le imprese e può produrre benessere e ricchezza" ha sottolineato Gianluigi Loi, del Plus Cagliari.
    Il presidente Ierfop Roberto Pili ha salutato i lavori del seminario spiegando: "Partecipare al progetto "Includis" è stato per noi un'azione naturale e coerente con lo spirito della nostra attività. Abbiamo fatto dell'inclusione la nostra filosofia, da sempre ci occupiamo di formazione di disabili, convinti che attraverso la formazione si possa arrivare a un vero riscatto sociale e a una effettiva inclusione". (ANSA).
   

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