Sardegna

Orientamento e mobilità, nasce il corso per non vedenti

E' il primo in Sardegna, organizzato da Ierfop di Roberto Pili

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 13 FEB - Spostarsi, muoversi in sicurezza, anche per chi ha un deficit visivo. Un'esigenza di autonomia che consente a non vedenti e ipovedenti di gestire la propria vita nella quotidianità. In città, sul bus, a lavoro, nel tempo libero, al cinema o teatro, al mare, in un parco o in una biblioteca.
    E' partito a Cagliari il primo corso professionale in Sardegna per la formazione di futuri tecnici dell'educazione e riabilitazione in orientamento, mobilità e autonomia personale per persone con disabilità visiva. E' tra i primi in Italia e offre uno sbocco lavorativo per sette nuovi tecnici specializzati con Ierfop. L'Istituto Europeo Ricerca e Formazione Professionale lo ha infatti proposto con successo alla Regione ottenendo il suo inserimento prima nel Repertorio Regionale dei Profili di Qualificazione (Rrpq), poi all'interno dell'elenco regionale dei "Corsi liberi ed autofinanziati".
    "Per potersi muovere in modo indipendente occorre appropriarsi di alcune tecniche e strategie - spiega il presidente dello Ierfop, Roberto Pili - per una maggiore integrazione delle persone con disabilità visiva. Il percorso formativo, della durata di 1000 ore, introduce per la prima volta in Sardegna un nuovo profilo di qualificazione professionale molto richiesto nel mercato del lavoro sardo, per il quale prima d'oggi, vista la sua carenza, bisognava attingere dalla Penisola".
    Per il direttore della Formazione Bachisio Zolo, "la nuova figura sarà in grado di effettuare valutazioni funzionali in "Orientamento e Mobilità e Autonomia Personale", elaborare piani di intervento e condurre training individuali, in relazione ai bisogni e alle esigenze dell'utente".
    I nuovi tecnici opereranno sia in accordo con equipe multidisciplinari che in piena autonomia. Potranno svolgere la propria attività sia presso strutture pubbliche che private, di rilevanza sociosanitaria, riabilitativa e sociale, a carattere residenziale, semiresidenziale, diurno e domiciliare, in ambito scolastico, lavorativo, ricreativo e sportivo, in condizione di dipendenza, autonoma o subordinata o in altra forma tra quelle previste dalla normativa vigente in materia. (ANSA).
   

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