Sardegna

Disabilità, focus sull'insorgenza in età avanzata

Pili (Ierfop), la formazione strumento importante

Redazione Ansa

Ierfop volge lo sguardo verso le disabilità che sopraggiungono in età avanzata, con i cambiamenti che ne conseguono. L'Istituto Europeo per la Ricerca, Formazione e Orientamento Professionale punta sulla promozione dello sviluppo di competenze specifiche, come l'informatica e inglese, strumenti utili per poter comunicare con familiari, amici, nuove conoscenze avviate sul web e tenersi al passo con le notizie locali e internazionali.

Ma anche per consentire di prevenire il possibile "digital divide". "La formazione è una delle chiavi per l'inclusione attiva nella vita sociale a 20 come a 90 anni", spiega il presidente di Ierfop, Roberto Pili, nel presentare il progetto "Long Life Learning, "una piattaforma di buone prassi e protocolli di intervento che permettono alle persone con disabilità, a qualsiasi età, di essere una risorsa e non un peso, prevenendo il loro isolamento e l'emarginazione", aggiunge.

Sin dalla sua nascita, nel 1988, Ierfop si contraddistingue per politiche attive per disabili ed emarginati, favorendo l'inserimento sociale e lavorativo attraverso attività di formazione e servizi mirati, in linea con l'Agenda 2030, Documento sottoscritto dai 193 paesi membri dell'Onu che ha posto le basi per un mondo "ambientalmente, economicamente e socialmente sostenibile".

Con la nuova gestione, l'Istituto ha proposto un ventaglio di azioni e intensificato le attività di ricerca per migliorare l'offerta di attività e servizi, sempre nel segno dell'integrazione senza limiti anagrafici. "Nel 2019 abbiamo avviato un'ambiziosa iniziativa a livello nazionale che mira a dar vita ad un coordinamento partecipato con l'obiettivo di promuovere politiche sull'invecchiamento attivo, grazie a diversi accordi di collaborazione e partenariati con Università, gruppi di ricerca, Sindacati, Associazioni attive nell'ambito psico-medico sociale come Medicina Sociale e La Comunità Mondiale della Longevità, centri studi nazionali e realtà internazionali", aggiunge Pili.

Per Bachisio Zolo, direttore delle attività didattiche e formative "Il risultato tangibile di questo impegno, sono i progetti finanziati dal programma Erasmus +, Fake news & elders che tratta il delicato tema delle fake news e del rapporto degli anziani con i rischi legati alla disinformazione". 

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