Sardegna

La mostra "Retina" apre il festival Ierfop "Altre visioni"

Scatti in bianco e nero per superare con arte disagi ipovedente

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 27 APR - Un percorso attraverso le opere fotografiche di Alessandro Cossu, per raccontare la sua storia personale di ipovedente. La mostra dal titolo "Retina" sarà allestita nei locali dello Ierfop, l'Istituto Europeo, Ricerca, Formazione Orientamento Professionale, in via Platone a Cagliari.
    L'inaugurazione è prevista per venerdì 29 aprile alle 18.30, e si potrà visitare fino al 6 maggio.
    L' esposizione dà il via alla prima edizione del festival "Altre visioni" che fino a dicembre propone proiezioni, incontri, spettacoli, concerti e mostre. "Prima iniziativa di questo genere in Italia - sottolinea il presidente dello Ierfop, Roberto Pili - ha lo scopo di favorire il cammino verso l'inclusione e contribuire a ribaltare lo sguardo sulle persone affette da disabilità visiva, attraverso la promozione di artisti ciechi ed ipovedenti provenienti dal territorio regionale e nazionale".
    In mostra in "Retina", una serie di scatti in bianco e nero per ripercorrere una vicenda tra "resilienza" e passione, quella per la fotografia, attraverso la quale Alessandro Cossu riesce a superare il disagio quotidiano legato alla disabilità. Durante la serata verrà proiettato il film sonoro "Guido e Arianna" di Antonello Murgia, regista e attore del Teatro dallarmadio.
    Prodotto da Ierfop all'interno di un percorso formativo finanziato dal ministero del Lavoro, è frutto di un laboratorio artistico di alfabetizzazione al cinema dal titolo "Vedo ciò che sento", ideato da Murgia e realizzato dall'Istituto con un gruppo di allievi disabili visivi. "Un emozionante e toccante "film sonoro" che vuole sottolineare ancora una volta come la disabilità, come ogni tipo di diversità deve avere piena cittadinanza in una società che vuol chiamarsi inclusiva", ha aggiunto Pili.
    "Un film da sentire ad occhi aperti, in cui lo spettatore percepisce la storia attraverso rumori, suoni, silenzi, dialoghi. Venti minuti per riflettere, immaginare e sognare", commenta il direttore delle attività didattiche e formative, Bachisio Zolo. (ANSA).
   

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