Sardegna

Lavoras, 8mila potenziali beneficiari

Due priorità, cantieri nei territori e bonus assunzionali

Redazione Ansa

Saranno circa 8 mila le persone potenzialmente interessate al piano straordinario per il lavoro Lavoras varato con la Legge finanziaria appena pochi giorni fa con la legge Finanziaria 2018. Dopo le riunioni preliminari della scorsa settimana il presidente Francesco Pigliaru con gli assessori del Lavoro Virginia Mura e della Programmazione Raffaele Paci, ha incontrato, assieme ad Aspal e alla cabina di regia della Programmazione unitaria, prima le rappresentanze sindacali, poi le associazioni datoriali e infine, raggiunto anche dall'assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, Anci e Cal.

Sono due le priorità: una politica per i cantieri, che prevede interventi rapidi e capaci di incidere subito sulla crisi occupazionale e i bonus per sollecitare le aziende ad assumere, in particolare giovani. "Abbiamo creato uno spazio finanziario molto importante e vogliamo usare bene le risorse, in maniera rapida, flessibile e intelligente - ha detto il presidente Francesco Pigliaru - I dati stanno confermando i numeri positivi, anche se ancora piccoli, della ripresa. Per evitare che la crescita, però, sia lunga e divisiva, con il rischio di lasciare qualcuno indietro, creiamo immediatamente posti di lavoro nel breve periodo per chi è più in difficoltà. Inoltre, attraverso i bonus, diamo alle aziende stimoli per assumere".

"Abbiamo 128 milioni per Lavoras, che ha un orizzonte almeno triennale: diamo continuità infatti con uno zoccolo duro di risorse regionali di ulteriori 70 milioni per il 2019 e altrettanti per il 2020", ha spiegato l'assessore Raffaele Paci "Abbiamo in corso oltre 4mila tirocini - ha spiegato Mura - La sfida è che il tirocinio diventi occasione di lavoro fisso. Per questo a fine mese, quando termineranno i primi tirocini, incentiveremo le aziende per trasformarli in posto di occupazione stabile". L'assessore Cristiano Erriu ha sottolineato l'importanza del protagonismo degli enti locali, che "sono chiamati ad essere molto operativi".
   

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