Sardegna

Lavoro: proroga mobilità per aree crisi

Boccata d'ossigeno per 970 lavoratori fino al 30 giugno 2018

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 27 DIC - La Giunta regionale, su proposta dell'assessora Virginia Mura, ha approvato le linee di indirizzo per definire il progetto di politiche attive del lavoro nelle aree di crisi industriale complessa di Portovesme e Porto Torres che consentirà ai lavoratori, beneficiari all'1 gennaio 2017 di un trattamento di mobilità ordinaria o in deroga, di ottenere un'ulteriore proroga fino al 30 giugno del 2018. "Stiamo dando piena attuazione alle disposizioni normative nazionali e ai decreti ministeriali rivolti alle aree di crisi complessa. Si tratta di un sollievo parziale in alcuni territori particolarmente colpiti dalla pesante crisi industriale e dalla conseguente emergenza occupazionale", commenta la titolare del Lavoro.
    Le risorse finanziarie assegnate alla Sardegna dal ministero sono complessivamente 12 milioni e 735 mila euro, di cui un milione e 363 mila già impegnati per la proroga di 12 mesi della cassa integrazione straordinaria per le società che si trovano nelle aree di Portovesme. I restanti 11 milioni saranno destinati per le autorizzazioni delle mobilità in deroga. Come da accordo siglato con i sindacati lo scorso 8 novembre, sono interessati dal provvedimento 970 lavoratori (630 provenienti dall'area di Portovesme, il resto dall'area di Porto Torres).
    L'elenco dei nominativi sarà ora validato dal competente servizio della direzione generale dell'assessorato e poi trasmesso al ministero del Lavoro. Successivamente si provvederà ad autorizzare la spesa delle risorse e la gestione dei provvedimenti di trattamento della mobilità.
    La delibera approvata dà mandato all'Aspal perché integri l'elenco dei lavoratori. La stessa Aspal, individuato come soggetto attuatore, dovrà erogare le misure di politica attiva nei confronti dell'ulteriore contingente di lavoratori in questione. Tra questi sono ricompresi tutti i lavoratori di Portovesme che gravitano nel ciclo dell'alluminio, settore che sta per ripartire grazie all'accordo tra Regione, Mise e Invitalia per il rilancio degli impianti Alcoa, la cui cessione al nuovo investitore sarà definita, come dal ministro Calenda, il prossimo 15 febbraio. (ANSA).
   

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