Sardegna

Lavoro:disoccupazione in calo nell'isola

Dati Istat positivi, aumentano tasso di attività e forza lavoro

Redazione Ansa

Migliorano i dati riguardanti la Sardegna che emergono dalla Rilevazione sulle forze di lavoro dell'Istat. Sulla base del Rapporto congiunturale del mercato del lavoro realizzato dall'Ufficio di statistica regionale, le stime ufficiali consolidano il buon andamento registrato in questi mesi - confortato anche dai dati amministrativi dell'Inps - e segnano un quadro complessivamente positivo del mercato del lavoro nell'isola, anche in riferimento ai buoni segnali rilevati a livello nazionale e nel Mezzogiorno.
    Aumenta il tasso di attività (da 62,2% a 63,6%) e la forza lavoro (+1,6%, da 692,6 a 703,5) cresce più della media nazionale e di quella del mezzogiorno (entrambe allo 0,9%), sia per la componente maschile (+1%) e più marcatamente per quella femminile (+2,3%). Diminuisce inoltre la percentuale degli inattivi -4,6% (da 412,1 a 393,2). E anche in questo caso Italia e Mezzogiorno si assestano su posizioni inferiori (rispettivamente -2,2% e -2,0%).
    Il tasso di disoccupazione diminuisce dal 15,9% al 14,6% (passa dal 15,5% al 15,0% per gli uomini e dal 16,5% al 14,1% per le donne), mentre l'occupazione è in aumento del 3,2% (da 582,2 a 600,9: +1,7% per la componente maschile e ben +5,4% per quella femminile). Il tasso di occupazione passa invece dal 52,1% al 54,1% (da 60,2% a 61,7% per gli uomini e da 44,0% a 46,5% per le donne). Il miglioramento generale dell'occupazione vede dunque l'importante risultato della crescita dell'occupazione femminile, in termini percentuali tripla rispetto alla quella maschile. Anche l'occupazione settoriale mostra andamenti tendenzialmente positivi, con il salto del +26,3% dell'industria in senso stretto (sulla quale ha influito sia l'occupazione maschile +22,5 che femminile +55,8%) e il +17,4% dell'intero settore industriale. Segue il +9,2% del commercio, alberghi e ristoranti e il +6,9% delle costruzioni.
    Se si considera poi il contributo di ciascun settore alla crescita dell'occupazione emerge che il settore commercio, alberghi e ristoranti, con il +2,2%, e quello dell'industria in senso stretto, con il +2,1%, sono quelli che forniscono il contribuito maggiore alla crescita.

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