Sardegna

Isola leader cooperazione Mediterraneo

Ad Amman 14 Paesi riuniti per selezionare nuovi progetti

Redazione Ansa

 Oltre quaranta progetti in fase di realizzazione, quasi duecento proposte pronte per essere selezionate. Sono i risultati ottenuti dalla Regione Sardegna come Autorità di gestione di Eni Cbc Med, il più grande programma di cooperazione transfrontaliera attuato dall'Unione europea per promuovere uno sviluppo equo e sostenibile nello spazio euro-mediterraneo con un budget complessivo di 209 milioni di euro. Fondi per progetti in ambiti strategici come lo sviluppo economico, l'innovazione, l'inclusione sociale e la lotta al cambiamento climatico.

Ne fanno parte quattordici Paesi, di cui sette non appartenenti all'Ue: Algeria, Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Spagna e Tunisia. Le delegazioni dei 14 sono riunite ad Amman, in Giordania, per prendere decisioni riguardanti il secondo bando del Programma, chiuso lo scorso luglio con la presentazione di 198 proposte, e discutere delle sue prospettive future. In apertura dei lavori Maria Hadjitheodosiou, ambasciatrice dell'Ue in Giordania, ha espresso apprezzamento verso l'operato della Regione Sardegna.

Questo, ha sottolineato il governatore Christian Solinas, "dimostra che siamo all'altezza dell'importante compito assegnatoci: in un quadro storico particolarmente difficile per i Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, luogo di forti tensioni politiche e sociali, la Sardegna esercita una funzione di guida autorevole nel rinforzare le relazioni per creare sviluppo e contribuire alla pace e alla cooperazione". Il ruolo di leadership, ha detto ancora il governatore, "è motivo di soddisfazione e ci spinge a lavorare per raggiungere nuovi prestigiosi traguardi che vedano la nostra Isola sempre più protagonista nello scenario internazionale".
   

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