Sardegna

Donazione sangue a Sassari, ruolo fondamentale della scuola

Proseguono le inizative della AOU coi volontari Avis e Admo

Redazione Ansa

(ANSA) - SASSARI, 01 DIC - La scuola come luogo in cui si intrecciano conoscenza, socializzazione e apprendimento ma dove si condividono anche esperienze e valori fondamentali.
    Studentesse e studenti dell'Istituto superiore Polo Tecnico Devilla di Sassari hanno partecipato numerosi alla conferenza sulla donazione del sangue che si è svolta nell'auditorium di via Monte Grappa.
    Nove classi che frequentano la quarta e otto quinte, per un totale di 326 alunni, hanno potuto seguire una lezione diversa da quella di tutti i giorni, una lezione importante per far comprendere il valore di un gesto altruistico. Dall'inizio dell'anno scolastico il Polo Tecnico Devilla è il quarto Istituto superiore della città che partecipa al progetto "A scuola con l'Avis", la campagna di sensibilizzazione promossa dall'Avis comunale e provinciale insieme al centro trasfusionale dell'Aou di Sassari. "Il sangue deve essere sempre a disposizione, occorre essere generosi ma è necessario stare molto attenti quando si dona - afferma Viviana Cotza, dottoressa del centro trasfusionale dell'Aou di Sassari e referente dell'Admo -. Soprattutto voi ragazzi dovete stare attenti ai rapporti sessuali. Non può donare chi ha una nuova relazione o ha avuto un rapporto occasionale da meno di quattro mesi. Così come è necessario che passino quattro mesi dal momento in cui si è fatto un tatuaggio o un piercing".
    Donare il sangue è fondamentale perché non si può riprodurre in laboratorio. Chi dona il sangue lo fa in maniera anonima, gratuita, volontaria e consapevole. Per donare occorre godere di buona salute, avere tra i 18 e i 65 anni e bisogna pesare almeno 50 kg. "Siamo da tanti anni in prima linea su questa problematica e i ragazzi rispondono sempre positivamente. La scuola ricopre un ruolo importante nel rendere consapevoli sull'importanza della donazione di sangue", spiega Beatrice Nivoli, insegnante del Polo Tecnico.
    Durante l'incontro formativo si è parlato anche della donazione di cellule staminali. "Servono molti donatori perché la compatibilità è rara, si parla di una persona ogni 100 mila - sottolinea la dottoressa Cotza - Lancio un appello a tutti voi affinché andiate a donare e vi iscriviate al registro donatori midollo osseo". (ANSA).
   

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