Sardegna

Appello agli studenti sul pericolo del fumo

"Con la sigaretta mandate in fumo la vostra salute"

Redazione Ansa

(ANSA) - SASSARI, 01 GIU - Un incontro per sensibilizzare gli studenti sulla pericolosità del fumo da sigaretta, non solo quella classica ma anche quella elettronica. L'Aou di Sassari e la Lilt Sassari hanno incontrato i ragazzi delle prime, seconde e terze del Liceo artistico Filippo Figari di Sassari.
    Un target determinato perché - lo dicono i dati a disposizione del ministero della Salute - la percentuale dei giovani fumatori in Italia è preoccupante, in particolare tra i minori che hanno fatto la loro prima "tirata" tra i 13 e i 15 anni. L'incontro, che cadeva proprio in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, è stato organizzato dal dirigente scolastico Mariano Muggianu e dalle docenti Maria Francesca Anedda e Luisa Urru della Funzione strumentale Area studenti dell'istituto di via Piazza d'Armi. "Sono circa 1 milione e 200 mila i giovani che fumano in Italia. Ad accendere la loro prima sigaretta sono, purtroppo, anche i bambini di 10-11 anni - ha detto la dottoressa Francesca Polo della Pneumologia dell'Aou di Sassari - e tra i 14 e 17 anni sono già diventati fumatori abituali. Soltanto una minima parte, appena maggiorenne, ha già smesso di fumare".
    I dati presentati dalla pneumologa non lasciano spazio a interpretazioni. "In Italia muoiono ogni anno circa 80mila persone per patologie fumo correlate. Parliamo di malattie cardiache, respiratorie e neoplasie. L'uso della sigaretta - ha aggiunto - provoca dipendenza, già da subito, e nelle donne in gravidanza mette a rischio la salute della futura mamma e dello stesso nascituro".
    La specialista quindi ha rimarcato la necessità di smettere subito di fumare tutti i tipi di sigarette, classiche ed elettroniche. "Per contrastare il fumo da sigaretta - ha detto - nella nostra azienda è attivo un Centro antifumo che da anni segue quanti hanno deciso di intraprendere un percorso di disassuefazione".
    Non sono mancate le domande dei numerosi ragazzi presenti nell'aula magna dello storico istituto: come faccio a smettere, quali medicine si possono assumere, quali le patologie più diffuse. Nel rispondere ai ragazzi la dottoressa Polo ha fatto cenno alle patologie attribuibili al fumo: cancro al polmone, alla vescica, all'esofago e alla laringe; quindi la Bpco, la cardiopatia ischemica, l'ictus e l'aneurisma aortico. Quindi ha ricordato i farmaci utilizzati per aiutare a smettere di fumare, le linee guida per promuovere la disassuefazione da fumo e la legge contro il fumo del 2005 che vieta, appunto, il fumo sul posto di lavoro e nei luoghi pubblici. (ANSA).
   

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